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“Attila” di Giuseppe Verdi su Rai5

Riccardo Muti

Nel 1992 al Teatro alla Scala di Milano è andato in scena “Attila” di Giuseppe Verdi, dramma lirico in un prologo e tre atti su libretto di Temistocle Solera e Francesco Maria Piave.

Lo spettacolo viene proposto da Rai Cultura lunedì 7 ottobre 2024 alle ore 9.59 su Rai5.

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Sul podio il Maestro Riccardo Muti.
La regia è di Jerome Savary.
Le scene sono di Michel Lebois, i costumi di Jacques Schmidt, le luci di Gianni Mantovanini.

Attila – Personaggi e interpreti

Attila: Samuel Ramey;
Ezio: Giorgio Zancanaro;
Odabella: Cheryl Studer;
Foresto: Nazzareno Antinori;
Uldino: Ernesto Gavazzi;
Papa Leone: Mario Luperi.

Il Coro e l’Orchestra sono del Teatro alla Scala.
Maestro del Coro Roberto Gabbiani.

La regia televisiva è di Christopher Swann.

Attila – L’opera

Nona opera di Giuseppe Verdi, Attila va in scena al Teatro la Fenice di Venezia il 17 marzo 1846.
L’opera si colloca in un punto nodale dello sviluppo di un Verdi che aveva già alle spalle opere come Nabucco o Ernani e si preparava a debuttare sulla scena europea.

Fonte del libretto è la tragedia Attila, König der Hunnen (1809) di Zacharias Werner. Verdi, venutone a conoscenza attraverso le citazioni contenute in De l’Allemagne di Madame de Staël, incarica dapprima Francesco Maria Piave e quindi Temistocle Solera di trarne un libretto, che però non lo soddisfa: inoltre Solera tarda a consegnare la versione definitiva. Verdi richiama allora il Piave che rivede tutti i versi e stende per intero l’ultimo atto.

Attila rappresenta un punto nodale anche per quanto riguarda il coinvolgimento diretto del compositore nelle scelte riguardanti l’allestimento. Verdi indicò l’inserimento di particolari effetti di luce in corrispondenza della scena della tempesta e sorgere del sole nel Prologo e dedicò particolare attenzione alle grandi scene di massa, forse anche in vista di una possibile ripresa di Attila all’Opéra di Parigi.

Alla prima assoluta, a Venezia, seguirono riprese a Trieste e a Milano, dove il 26 dicembre 1846 aprì la Stagione di Carnevale. L’entusiasmo del pubblico garantì ben 31 rappresentazioni e il ritorno tre anni più tardi in un nuovo allestimento, sempre per l’inaugurazione, che si inseriva in un clima accesamente patriottico dopo l’abdicazione di Carlo Alberto a Novara e la resa di Venezia all’assedio austriaco.

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