Palazzo Zabarella, nel cuore trecentesco di Padova, presenta la mostra “De Chirico”, che rimarrà aperta dal 20 gennaio al 27 maggio 2007.
Saranno esposti oltre 100 capolavori, di altissima forza evocativa e poetica, del grande artista italiano, che con la sua opera influenzò fortemente l’arte del XX secolo.
Si tratta di una grande occasione per vedere molti dipinti che non compaiono in mostre pubbliche o private da prima della seconda guerra mondiale. “Un De Chirico – ha affermato Paolo Baldacci, curatore con Gerd Roos della mostra – che non avete mai visto e nemmeno immaginato, il “vero” De Chirico che sta all’origine del surrealismo e di tutto ciò che di magico e inquietante vi è nell’arte del Novecento”.
La mostra, promossa dalla fondazione Bano, dal Comune e dalla Provincia di Padova, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, permetterà al pubblico di comprendere il complesso percorso artistico del grande maestro, nato a Volo nel 1888 e morto a Roma nel 1978, che nell’arco di oltre 60 anni produsse un corpus di opere vastissimo.
La mostra si articolerà in diverse sezioni corrispondenti ai vari “momenti” artistici di De Chirico: dai primi quadri simbolisti (1909) ai grandi capolavori del periodo metafisico (1910-1919), dalla fase classica (1920-1922) al nuovo romanticismo delle “ville romane” (1923-1924), dai miti moderni degli “anni ruggenti” (1925-1929) ai “bagni misteriosi” e alla metafisica dell’America (1934-1937), per chiudere con la celebrazione di sé come pittore “in costume” al di là del tempo (1939-1954) e con la parodia ironica dei suoi antichi misteri (1968-1974).
Fanno parte del comitato scientifico, oltre a Paolo Baldacci e Gerd Roos curatori della mostra, Fernando Mazzocca, Jürgen Pech, Wieland Schmied, Pia Vivarelli.
Il catalogo della mostra è edito da Marsilio e rappresenta uno strumento bibliografico fondamentale per comprendere l’intera produzione del grande maestro.