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Mostra / Monza, Giuseppe Longhi e Raffaello Morghen. L’incisione neoclassica di traduzione 1780-1840

Il Palazzo dell’Arengario e la Saletta Reale della Stazione di Monza ospitano dall’11 aprile al 16 maggio 2010 una mostra di 100 stampe del periodo neoclassico dal titolo “Giuseppe Longhi e Raffaello Morghen. L’incisione neoclassica di traduzione 1790-1840”.

L’esposizione mette a confronto le opere degli incisori Giuseppe Longhi (Monza 1766 – Milano 1831) e Raffaello Morghen (Portici 1761-Firenze 1833), rispettivamente capiscuola dell’Accademia di Brera e dell’Accademia di Firenze negli anni 1800-1830, con quelle dei maggiori collaboratori e allievi delle due Scuole, tra i quali gli Anderloni, i Rosaspina, Bisi, Caronni, Gandolfi, Garavaglia, Perfetti.

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La rassegna consente al pubblico di ammirare le più famose stampe neoclassiche, dallo Sposalizio della Vergine (da Raffaello) incisa da Giuseppe Longhi, all’Ultima Cena (da Leonardo) incisa da Raffaello Morghen.

Organizzata nell’ambito del ciclo di eventi dal titolo “Humanitas ”, la mostra è curata da Alberto Crespi, affiancato da un comitato composto da Rolando Bellini e Francesca Valli, professori dell’Accademia di Belle Arti di Brera, da Giovanna Mori, responsabile della Raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco, e da Dario Porta conservatore dei Musei di Monza.

L’esposizione è promossa dall’Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza onlus in collaborazione con il Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, e gode del patrocinio della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza – Settore Cultura.

Accompagna l’esposizione un catalogo edito dall’Associazione Amici dei Musei di Monza.

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