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Ninfee e fior di loto sull’Isola Madre Borromeo

All’Isola Madre, uno dei tre “Paradisi in terra” dei Principi Borromeo sul Lago Maggiore (gli altri due siti compresi nell’Itinerario Verde sono l’Isola Bella e la Rocca di Angera con il suo giardino medievale), è tempo di ninfee e fior di loto. Queste fioriture si susseguiranno ininterrottamente da giugno a settembre, accompagnando quindi l’intera estate. In questi mesi le vasche e le fontane del giardino di Isola Madre – ubicate nella zona più calda dell’isola – rappresentano un polo di attrazione, una vera gioia per gli occhi grazie ai colori e ai profumi delle numerose piante acquatiche che proprio in questi mesi fioriscono. Le piante acquatiche giovano del clima mite dell’Isola Madre che riscalda l’acqua delle vasche permettendo una crescita lussureggiante e una fioritura copiosa.

Attorno alle dieci del mattino e fino alle 5 del pomeriggio circa, le ninfee rustiche, più resistenti al freddo, e alcune varietà di quelle tropicali sbocciano nelle vasche mostrando i propri esuberanti colori.
Le rustiche con fiori piccoli e grandi di colore bianco, giallo intenso o giallo dorato, rosa, arancione e rosso cremisi. Le ninfee tropicali, originarie dell’Estremo Oriente, dell’Australia e del Sud America, hanno invece dei fiori decisamente più grandi di colore blu, tonalità inesistente in quelle rustiche. Un profumo delicato avvolge queste zone del giardino.

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Una vasca è poi interamente dedicata al fior di loto. Sono circa quaranta le varietà presenti nel giardino botanico; esse provengono da una collezione privata messa insieme durante numerosi viaggi in Cina da un appassionato vivaista piemontese che ha affidato agli abili giardinieri dell’Isola Madre loti sconosciuti per ambientarli e riprodurli nel lussureggiante giardino botanico dell’Isola Madre.
Il fior di loto, simbolo di spiritualità in tutte le religioni orientali, è una pianta acquatica perenne originaria dell’Asia, dell’Australia e della zona tropicale dell’America del Nord; si distingue per le caratteristiche foglie idrorepellenti a forma d’imbuto e per i fiori dal profumo gradevole ed inconsueto con colorazioni che vanno dal rosa chiaro al rosso, dal bianco al giallo, dal rosa-albicocca al giallo-aranciato, al multicolore.

A corollario di queste spettacolari fioriture i papiri del Nilo, gli iris acquatici, la lenticchia e la lattuga d’acqua.

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La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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