Il libro è un’affascinante riflessione sui più conosciuti eroi della tragedia shakespeariana – Bruto, Amleto, Otello, Iago, Lear, Macbeth – e su alcune indimenticabili eroine – Ofelia, Cordelia, Desdemona -, sorpresi nel pieno vigore delle loro passioni e proposti come paradigmi di riflessione intorno alle più comuni questioni della vita: che cosa significa amare, odiare, avere paura, desiderare, invidiare. Un viaggio tra la narrativa e la saggistica, nell’universo delle passioni, in compagnia di figure letterarie così familiari da essere entrate a pieno diritto nel nostro lessico. Le loro passioni diventano così le nostre, la distanza dei secoli si annulla e ci ritroviamo contemporanei di Otello nella gelosia oppure di Macbeth nell’ambizione e nella paura.
Nadia Fusini, docente di Letteratura Inglese all’Università La Sapienza di Roma e all’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze, si è imposta all’attenzione della critica e del pubblico prima attraverso una vasta produzione saggistica e poi con i romanzi La bocca più di tutto mi piaceva (Donzelli, 1996), Due volte la stessa carezza (Bompiani, 1997), L’amor vile (Mondadori, 1999), Lo specchio di Elisabetta (Mondadori, 2002), I volti dell’amore (Mondadori, 2003) e L’amore necessario (Mondadori, 2009).
Scheda libro
Autore: Nadia Fusini
Titolo: Di vita si muore. Le passioni nel teatro di Shakespeare
Editore: Mondadori
Prezzo: € 22,00
Pagine: 504
Anno: 2010