Il Museo Antico Tesoro del Santuario di Loreto dal 3 dicembre 20101 al 15 gennaio 2011 ospita la mostra di Andrea Sòcrati dal titolo 20 vedute della Basilica di Loreto. Il Santuario di Loreto vanta nelle sue raccolte d’arte una ricca serie di vedute, per lo più a incisione, ma anche pitture, che spaziano dal XVI al XX secolo. Esse costituiscono un documento di notevole interesse per definire la genesi e lo sviluppo architettonico del Santuario e della città che lo racchiude dentro un’articolata cinta muraria.
Le vedute di Andrea Sòcrati si distaccano da tutte quelle precedenti per la tecnica: essa è infatti mutuata dai sistemi con cui si realizzano i disegni a rilievo per le persone non vedenti. Con particolari accorgimenti è stata evidenziata la potenzialità estetica di tale tecnica unendo così la forza della visione ai valori della tattilità. Nel dettaglio, si parte da una fotografia che poi viene disegnata e rielaborata al computer manualmente e poi viene stampata in rilievo con colori a mano. Il profilo della Basilica della Santa Casa appare nelle immagini di Socrati immersa nel verde e nella natura, oppure assalita da ridenti vigneti, o contaminata dalle palme. Ma ci sono anche vedute del sacro, come quelle delle processioni. Tutti elementi che fanno di Loreto un luogo dove la religiosità invade e determina il paesaggio.
L’immagine è dunque fruibile non solo attraverso la vista ma anche attraverso l’esplorazione aptica, consentendo ai non vedenti un approccio diretto all’opera, che prevede anche una breve descrizione in Braille, ai vedenti di godere con la vista dei particolari effetti dati dalla tecnica a rilievo e di superare il tabù del toccare l’opera avendo un approccio intimo con la stessa e cogliendone, allo stesso tempo, anche le sensazioni delle texture e della particolare carta impiegata.
Farà parte dell’esposizione anche un piccolo modello della basilica realizzato in terracotta.
La mostra è documentata da un catalogo i cui testi sono costituti da una prefazione dell’Arcivescovo Monsignor Giovanni Tonucci e una nota critica di Padre Giuseppe Santarelli.
L’esposizione è realizzata con il patrocinio del Museo Tattile Statale Omero e della Delegazione Pontificia di Loreto.