Palazzo dei Trecento di Treviso dal 16 febbraio al 24 aprile 2011 ospita la mostra “Toni Benetton. Per una scultura vivibile”. L’esposizione, ideata da Marzio Favero e curata da Carlo Sala e Nico Stringa, è un omaggio al maestro trevigiano nel centenario della sua nascita e indaga i rapporti tra arte, architettura e paesaggio.
In mostra bozzetti, sculture, disegni e un percorso fotografico che visualizza il profondo dialogo tra le creazioni di Benetton e l’ambiente per cui sono state pensate e nel quale sono state create.
Tra i vari momenti creativi esposti spiccano i “Vivibili“, lavori che vogliono creare una relazionalità diffusa: il semplice spettatore è chiamato ad essere fruitore attivo in empatia con l’opera. Un rapporto metaforico con la scultura, ma anche fisico vista la possibilità di avvicinarvisi e scrutarla nelle sue sfaccettature.
Di rilievo anche il ciclo dei “Semoventi” connotati da forme armoniche e leggere: il metallo si pone in relazione con elementi naturali quali il vento e rende di sé un’immagine flessibile.
Il corpus delle “Linee generatrici” è composto da opere in dichiarata relazione con l’ambiente e complessivamente dominate da un vuoto frastagliato fatto di luci e trasparenze. Un filone che prelude al ciclo dei “Townscapes” indagato alla Biennale e al quale è stata dedicata la recente monografia edita da Allemandi.
La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Umberto Allemandi & C, è promossa dal Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Toni Benetton e dalla Regione del Veneto con il supporto della Provincia di Treviso e del Comune di Treviso.