A Roma, a Palazzo delle Esposizioni, dal 19 febbraio all’ 1 maggio 2011 è aperta al pubblico la mostra “Aleksandr Deineka. Il maestro sovietico della modernità“, a cura di Elena Voronovič, Irina Vakar e Matteo Lafranconi. In esposizione 80 capolavori, provenienti per la maggior parte dalla Galleria Statale Tret’jakov, dal Museo Statale Russo di San Pietroburgo e dalla Pinacoteca Statale A.A. Deineka di Kursk. L’esposizione rappresenta l’evento inaugurale del programma diplomatico di scambio culturale Italia-Russia 2011.
Oltre ai dipinti, la mostra presenta esempi eccellenti della produzione grafica (disegni, illustrazioni, manifesti), plastica (sculture e rilievi in bronzo) e monumentale (mosaici). Deineka, infatti, non fu solo pittore ma anche grafico, progettista di complessi monumentali, scultore, pubblicista e docente.
Nelle diverse sezioni dell’esposizione è possibile ammirare l’intero percorso artistico: dagli anni Venti, in cui si formò presso gli Atelier Superiori per l’Arte e la Tecnica (i celebri VChUTEMAS) e che lo videro tra i fondatori della Ost (l’associazione artistica entro cui maturò l’idea di un’arte propriamente sovietica, ispirata ai temi industriali e alla scala monumentale), fino alla cruciale parabola lirica degli anni Trenta, partecipe del carattere ottimistico e idealistico che andava improntando l’arte sovietica ma al tempo stesso distinta da esso per una decisa libertà espressiva e tematica; libertà garantita anche grazie al carattere specialmente indipentente e audace di Deineka. Grande rilievo viene dato al viaggio all’estero del 1935, eccezionale per un artista sovietico e straordinariamente significativo per sua la formazione e che lo portò negli Stati Uniti, in Francia e, infine, in Italia. La drammatica epopea della guerra sarà oggetto di un’intera sezione della mostra a conclusione della prima parte del percorso espositivo mentre le poetiche di ritorno all’ordine affermate negli anni Quaranta e Cinquanta nel campo del mosaico, della scultura e delle composizioni di grandi dimensioni, connotano la seconda parte della mostra, allestita nei ballatoi ai lati della monumentale Rotonda.
Un posto particolare, a conclusione del percorso espositivo, è riservato allo slide show “Un giorno nel paese dei Soviet” che proietterà le trentacinque composizioni a mosaico delle celebri stazioni “Majakovskaja” (1938) e “Novokuzneckaja” (1941-1943) della Metropolitana di Mosca, realizzati su cartoni dell’artista e ispirati ai miti più caratteristici dell’iconografia sovietica (la vita sportiva, il lavoro e le fabbriche, il dominio dei cieli).
La mostra posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero della Cultura della Federazione Russa, è promossa da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, dall’Azienda Speciale Palaexpo, dalla Fondazione Roma, in collaborazione con la Galleria Statale Tretyakov, di Mosca e Rosizo – State Museum and Exhibition Center.