A Palazzo Rosso di Genova – Musei di Strada Nuova dal 19 marzo al 19 giugno 2011 rimarrà aperta al pubblico la mostra “En plein air. Luigi Garibbo (1782- 1869) e il vedutismo fra Genova e Firenze”.
Nelle opere di Luigi Garibbo le ultime, nitide immagini di una Genova ancien régime, prima che l’intervento di Carlo Barabino ne ridisegni la fisionomia e il destino urbanistico. Artista dall’intelletto ancora radicato nell’analitica disamina della realtà propria dell’Illuminismo, ma dal fare artistico lontano dai modelli settecenteschi, proteso verso una vibrata resa della percezione della luce e del colore, Garibbo partecipa al passaggio dal vedutismo alla pittura di paesaggio, destinata ad affermarsi imperiosamente nel secondo Ottocento.
La mostra fornisce un’ampia panoramica dell’opera del pittore, offrendo confronti con produzioni artistiche coeve, dalle esperienze francesi di inizio Ottocento, mediate in Italia dalla cultura figurativa piemontese, fino alle proposte elaborate nell’avanzato ambiente toscano della metà del secolo, culla della “pittura di macchia”.
Opere di Pierre-Henri de Valenciennes, Giovanni Battista De Gubernatis, P. D. Cambiaso, Francois Marius Granet, Ippolito Caffi, Giovanni Signorini, Lorenzo Gelati, Carlo Markò, Giacinto Gigante, N. M. Joseph Chapuy, Carlo Bossoli, Henry Parke scandiscono il percorso della mostra. In chiusura Tammar Luxoro, protagonista della più avanzata stagione della pittura di paesaggio ligure e forte legame non soltanto artistico ma anche biografico con Garibbo.
La mostra, a cura di Elisabetta Papone e Andreana Serra, è accompagnata da un catalogo di Silvana Editoriale.