“Armodio. Entità incombenti” è il titolo della mostra che dal 2 al 31 luglio 2011 resterà aperta al pubblico a Roma al Chiostro del Bramante.
L’evento, promosso con la collaborazione della Casa d’Arte San Lorenzo, è curato da Giovanni Faccenda.
Armodio si potrebbe definire pittore di nature morte. Nelle sue stanze, profondamente enigmatiche, abitano oggetti che sono, in realtà, soggetti di una rappresentazione immaginaria, continuamente suscitata da un’arcana vocazione animistica.
“Gli ingredienti prediletti da Armodio – scrive il curatore della mostra -sono la luce, il silenzio, la polvere, quell’odore antiquato di muffa che i libri esalano ogni volta che li recuperi dai loro scaffali, quando cominci a svoltarne lentamente le pagine, pensando con curiosità alle mani che avevano compiuto quel gesto semplice prima delle tue. Cos’è rimasto di loro, di quelle mani, sulla carta ingiallita dagli anni e dall’umidità? Forse un impercettibile soffio vitale resiste laddove compare una piccola piega o una segnatura a matita inattesa come un’emozione?”.
Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Giorgio Mondadori Editore, con introduzioni critiche di Giovanni Faccenda e Antonio Paolucci.