A Venezia, al Museo Archeologico Nazionale dal 22 settembre 2012 al 13 gennaio 2013 è in programma la mostra “Lynn Davis. Modern View of Ancient Treasures“.
In esposizione una tra le sue più raffinate raccolte di grandi fotografie, tutte centrate sull’epifania di luoghi sacri all’uomo: tombe monumentali in mezzo al deserto, templi che si ergono come stalagmiti nella pianura, figure ieratiche che emergono dalle montagne, sono le immagini che la fotografa oggi predilige, nella sua costante ricerca di un luogo “senza tempo”, che trasmetta all’essere umano – oggi come ieri – il senso dell’assoluto.
Per questo la mostra riveste di un doppio significato: le fotografie non solo entrano in rapporto, ovviamente, con lo sguardo dello spettatore, ma anche con i reperti custoditi nel museo, che idealmente fanno parte della ricerca di Lynn Davis, sia come oggetti in sé – spesso si tratta di statuaria celebrativa, votiva, funeraria sia come oggetto della memoria dei lungimiranti collezionisti che, a partire dai raffinati prelati rinascimentali, Domenico e Giovanni Grimani nel XVI secolo, hanno contribuito a creare la raccolte di antichità del Museo Archeologico veneziano.
Così, il viaggio ideale e fisico di Lynn Davis trova finalmente il suo luogo d’elezione, che è il luogo della memoria – e delle memoria antica, ancestrale, quasi atavica -, dove le grandi foto magistralmente stampate su rarissima carta fotografica, diventano non semplicemente l’esposizione temporanea di una stagione, ma il luogo dove “sono sempre state”, e dove potrebbero idealmente rimanere per sempre.