Apre a Milano, giovedì 18 ottobre 2012, un nuovo centro espositivo, il GAM Manzoni (Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea), con la mostra “Divisionismo. Da Segantini a Pellizza“, che raccoglie trentacinque dipinti dei principali interpreti del movimento quali Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni e altri.
La rassegna, curata da Francesco Luigi Maspes ed Enzo Savoia, è in programma dal 19 ottobre al 23 dicembre 2012 e ripercorre gli sviluppi in terra lombarda del Divisionismo, movimento artistico che nasce a cavallo tra Ottocento e Novecento in piena autonomia rispetto al Neoimpressionismo francese e che ha proprio a Milano il suo centro propulsore a partire dalla prima esposizione del 1891 alla Triennale di Brera.
Il percorso si apre con Alpe di Maggio di Segantini (1894), dipinto assai rappresentativo della sua produzione e della spiccata tendenza all’allegoria e al simbolismo.
Altra opera chiave della produzione divisionista è il pannello sinistro del pentittico L’Amore nella vita (1901-1902) di Pellizza da Volpedo.
L’itinerario prosegue con L’ultima battuta del giorno che muore e Varenna vista da Fiumelatte di Grubicy de Dragon, pittore, teorico e mercante cui si deve la diffusione del movimento all’estero attraverso i suoi scritti.
Viene, inoltre, presentata la grande tela Il presagio di Carlo Fornara il cui soggetto, quasi un omaggio al Trittico della Natura di Segantini, è appunto quello della continua rinascita della natura, che si rigenera nel suo ciclo interminabile.
La rassegna continua con opere di Emilio Longoni e Angelo Morbelli.