In occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner, il Teatro dell’Opera di Roma mette in scena Rienzi, l’ultimo dei tribuni. Si tratta di una nuova produzione, in lingua originale con sovratitoli in italiano. Un’opera di rara esecuzione, totalmente “romana” nel soggetto ma nel contempo anticipatrice della rivoluzione musicale di Wagner.
Sul podio un direttore in sintonia con la complessità della musica wagneriana, Stefan Soltesz. Regia, scene e costumi sono firmati da Hugo de Ana, che nel suo allestimento si sofferma sul profondo legame dell’opera con la storia e i simboli della città eterna.
I movimenti mimici sono di Leda Lojodice, il maestro d’armi è Renzo Musumeci Greco. Maestro del Coro dell’Opera di Roma, è Roberto Gabbiani.
Nel cast: Cola di Rienzo è Andreas Schager (Carsten Suess 16) Irene sorella di Rienzi è Manuela Uhl (Carola Glaser 16), Stefano Colonna è Roman Astakhov, Adriano è interpretato da Angela Denoke (Chariklia Mavropoulou 16).
La composizione giovanile di Wagner, ha per argomento la storia di Cola di Rienzo, tribuno del popolo che nella prima metà del Trecento si contrappose al potere dei nobili della città con il sogno di ripristinare la Repubblica sul modello dell’Antica Roma e, in seguito a una congiura, tragicamente deposto dallo stesso popolo che voleva guidare alla rivolta.
Rienzi, dopo la prima del 9 maggio, alle ore 19, viene replicato al Teatro dell’Opera domenica 12 (16.30), martedì 14 (19.00), giovedì 16 (19.00), sabato 18 maggio (18.00).