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Sicilia Mondo – Ferdinando Scianna e la sua Sicilia in mostra a Roma

Ferdinando Scianna, Venerdì Santo, Enna 1963 - Courtesy of Artistocratic«La mia storia personale mi ha portato, da quasi mezzo secolo, a vivere fuori dalla Sicilia. Sapevo, anzi, con un oscuro fondo di vergogna, di essere fuggito dalla Sicilia, da quella Sicilia […] Poi, a poco a poco, ho scoperto con gli anni che non si va mai via completamente dalla Sicilia, non si distrugge dentro di sé un’appartenenza così drammaticamente forte». Lo scrive Ferdinando Scianna, uno dei più famosi e virtuosi fotografi italiani, e la sua Sicilia sarà in mostra a Roma, presso la dimora storica di Palazzo Taverna,  con una esposizione, promossa e organizzata dalla galleria Artistocratic e da Emmeotto Living Gallery, dal titolo  “Sicilia Mondo”, aperta al pubblico dal 16 maggio al 18 luglio 2014.

Il fotografo, vincitore del premio Nadar, esponente della celebre agenzia fotografica Magnum, punta il suo obiettivo su una regione popolare, con i suoi riti sacri, le sue processioni, le devozioni ai Santi, e le sue Madonne. Una Sicilia  condensata in quelle tonalità di grigio molto contrastate, fatta di luci cupe ed ombre tenui, bianchi intensi e nerissimi. Insomma, una fotografia che non conosce equilibri e mezze misure, forse come la sua terra, la sua gente dai sentimenti forti e netti. Il risultato sono immagini dal forte impatto visivo, drammatiche, commoventi, dolci, cinematografiche in alcuni scatti. Immagini che hanno segnato l’immaginario collettivo degli amanti della fotografia, che lo imitano, scattano in tutta Italia “alla Scianna”, in particolare quando si trovano di fronte ai soggetti cari al fotografo siciliano.

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Se esistono vini che parlano di una terra, mari che raccontano un territorio, artisti legati ad una città, Ferdinando Scianna, con le sue fotografie, testimonia quella Sicilia forse scomparsa, «quell’Itaca che hai lasciato – come sostiene il fotografo – che non c’è più, non esiste più, perché nel frattempo è cambiata e continua a vivere solo nella tua memoria» e, oserei dire, nelle fotografie dell’artista e nella mente di tutti coloro che hanno frequentato la sua fotografia.

Una mostra da non perdere, in cui il reportage si fa visione e non solo testimonianza della realtà. Il suo grande amico Leonardo Sciascia di lui scrisse: “È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e – in definitiva – al suo stile“. Una realtà fotografica che ancora affascina, seduce, e spinge a guardare alla Sicilia anche senza obiettivo, senza mezzi di registrazione, con quella sensibilità e quell’affascinante visione che Scianna ha trasmesso nelle sue immagini.

Diego Pirozzolo

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