Palazzo delle Esposizioni di Roma presenta, dal 30 aprile al 13 settembre 2015, la mostra fotografica “David LaChapelle. Dopo il Diluvio”, a cura di Gianni Mercurio.
In esposizione oltre 100 opere di cui alcune totalmente inedite e molte di grande formato, che arrivano a oltre sette metri per due.
La mostra è concentrata sui lavori realizzati dall’artista a partire dal 2006, anno di produzione della monumentale serie intitolata “The Deluge”, che segna un punto di svolta profonda nel lavoro di David LaChapelle. Con la realizzazione di “The Deluge”, infatti, ispirato al grande affresco michelangiolesco della Cappella Sistina, LaChapelle torna a concepire un lavoro con l’unico scopo di esporlo in una galleria d’arte o in un museo, opere non commissionate e non destinate alle pagine di una rivista di moda o a una campagna pubblicitaria. Dopo “The Deluge” la produzione del fotografo americano si volge verso altre direzioni estetiche e concettuali. Come scrive il curatore nel suo saggio, “il segnale più evidente del cambiamento è la scomparsa dai lavori seriali della presenza umana”.
In mostra vengono esposte anche delle opere tra le più conosciute e amate dal pubblico, quelle che lo hanno reso famoso, prodotte nel decennio a cavallo tra il 1995 e il 2005. Un corpus che comprende ritratti di celebrità del mondo della musica, della moda e del cinema, scene con tocchi surrealisti basati su temi religiosi, citazioni di grandi opere della storia dell’arte e del cinema; una produzione segnata dalla saturazione cromatica e dal movimento, con cui LaChapelle ha raggiunto la propria riconoscibile cifra estetica e ha influenzato molti artisti delle generazioni successive.
Viene proposta, inoltre, una rassegna di filmati di backstage che illustrano il complesso processo di realizzazione dei set fotografici di LaChapelle. Da questi emerge chiaramente come il ruolo del fotografo si allarghi anche alla regia e alla scenografia dei propri lavori. Vengono presentati anche alcuni tra i video musicali più significativi dell’autore, oltre a “Rize” girato nei ghetti di Los Angeles e premiato al Sundance Film Festival, e alla danza mozzafiato di Sergei Polunin sulla colonna sonora “Take me to church”.
La rassegna è promossa da Roma Capitale ‐ Assessorato alla Cultura e Turismo ed è prodotta da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Madeinart e David LaChapelle Studio.