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Roma | I libri d’artista di Lia Drei esposti al Macro nella mostra “L’altra metà dell’arte”

Lia Drei, Iperipotenusa, Edizioni Geiger, Torino, 1969
Lia Drei, Iperipotenusa, Edizioni Geiger, Torino, 1969

L’esposizione in programma al MACRO di Roma dal 20 maggio all’ 8 novembre 2015, dal titolo
L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella Collezione Macro“, apre un nuovo ciclo di mostre, in uno spazio appositamente dedicato, che intende valorizzare la collezione permanente del Macro, una consistente raccolta formatasi con opere che datano dagli anni Sessanta in poi.
Con questo primo appuntamento il focus si concentra sulle donne artiste.

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Tra le opere esposte la Quadrilogia del Triangolo Rettangolo di Lia Drei (1922 – 2005).
Nel 1969 l’artista romana, moglie del pittore Francesco Guerrieri, realizzò il libro-oggetto Iperipotenusa pubblicato nello stesso anno dalle Edizioni Geiger di Torino con introduzione poetica di Adriano Spatola.
Fu uno dei primi “libro-oggetto” (cioè puro oggetto tattile-visivo senza parole in forma di libro) edito in Italia da una casa editrice. Con la tecnica della fustellazione le pagine sono intercomunicanti dalla prima all’ultima e viceversa attraverso la perforazione centrale in forma di quadrato o di triangolo. Sfogliando le pagine si ottengono composizioni sempre diverse di strutture e di colori.
Iperipotenusa  ottenne un grande successo e, negli anni a venire, ampi riconoscimenti come la partecipazione alla  Biennale di Venezia ’78, il  Premio “Libro d’Artista” dell’Università degli Studi di Urbino nel 1979, la partecipazione a importanti rassegne nazionali e internazionali, l’acquisizione dell’opera da parte di importanti Musei, Biblioteche e Archivi in Italia e all’estero.
Dopo molteplici esperienze di poesia concreta, poesia visiva e mail-art, Lia Drei realizzò con la tecnica della fustellazione manuale in tiratura limitata altri tre libri d’artista: Love’s  Fragments (1980), in cui le lettere L O V E  si combinano all’interno degli intagli geometrici in variazioni; Kaleidoscopio (1988), in cui gli intagli triangolari moltiplicati nelle singole pagine di diversi colori creano effetti caleidoscopici; The Painted Diamond (1991), dove la fustellazione raggiunge il culmine delle possibilità con combinazioni illimitate di strutture e colori.
Questi tre libri d’artista unitamente a Iperipotenusa costituirono per Lia Drei la Quadrilogia del Triangolo Rettangolo che, nella sua interezza, è stata acquisita dal MOMA Museum of Modern Art di New York, dalla GNAM Galleria Nazionale d’Arte Moderna, dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea e dalla BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE di Roma.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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