HomeIn primo pianoNelle antiche cucine. Cucine storiche e cucine dipinte

Nelle antiche cucine. Cucine storiche e cucine dipinte

Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano, 1698-1767), Bottiglia in un secchio di rame, alzatina con bicchieri, fiasco, pesche, melone, formaggio e panini, Quinto decennio del XVIII secolo, Olio su tela, cm 84 × 118, Collezione privata
Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano, 1698-1767), Bottiglia in un secchio di rame, alzatina con bicchieri, fiasco, pesche, melone, formaggio e panini – Quinto decennio del XVIII secolo, Olio su tela, cm 84 × 118, Collezione privata

È dedicata alle antiche cucine la mostra che dal 4 luglio al 25 ottobre 2015 resterà aperta al pubblico presso il Museo della Natura Morta della villa medicea di Poggio a Caiano a Firenze.
L’esposizione, curata da Maria Matilde Simari, offre un punto di vista originale ed inedito per entrare in contatto con un particolare aspetto della pittura di genere del Sei e del Settecento.

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Le opere, provenienti dalle collezioni fiorentine e da altri musei e collezioni italiani, sono raccolte in tre sezioni: la prima dedicata alle rappresentazioni di interni di cucine; la seconda riservata alle figure preposte alla preparazione dei cibi, i cuochi; la terza, infine, alle dispense, luoghi annessi alle cucine destinati alla conservazione dei cibi, ma, soprattutto, definizione assegnata ad alcuni splendidi dipinti che raffigurano grandi varietà di cibi e di preparazioni culinarie.

La presenza in mostra di vari oggetti d’uso domestico dà modo di comprendere come gli artisti specializzati in questo genere pittorico nel Sei e Settecento traessero concreta ispirazione dagli ambienti e dagli oggetti della vita quotidiana. Alcuni famosi manuali di cucina del XVI e XVII secolo, fra cui la celeberrima opera di Bartolomeo Scappi, indicano come nel Seicento all’attenzione delle arti figurative verso la pittura di cucine corrisponda il profilarsi teorico dell’arte culinaria, della figura del cuoco professionista e anche di progettazioni innovative di luoghi funzionali destinati alla preparazione dei cibi.

Un’importante iniziativa affianca l’evento espositivo: per la prima volta vengono aperte al pubblico le cucine “segrete” della Villa medicea di Poggio a Caiano, progettate ed erette tra il 1614 e i l 1619 durante il regno di Cosimo II dei Medici. Queste cucine, chiamate segrete perché dedicate alla esclusiva preparazione per i cibi destinate al Granduca, e perciò separate dalle cucine comuni dove invece si preparavano i cibi per la corte, vengono presentate dopo un intervento di manutenzione e la loro messa in sicurezza. Saranno visitabili solo su prenotazione per tutto il periodo della mostra.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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