La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, a Firenze, dedica al pittore lombardo Arturo Tosi una mostra che resterà aperta al pubblico dal 22 settembre all’ 8 novembre 2015.
In esposizione una serie di dipinti raffiguranti nature morte, dove protagonisti sono i frutti della terra. Inoltre, vengono presentati alcuni dipinti, appartenenti alle collezioni del museo, di artisti che con Tosi intrattennero un profondo legame di amicizia sia sotto il profilo professionale che umano: Filippo de Pisis, Felice Carena, Felice Casorati, Gianni Vagnetti, Daphne Casorati Maugham, Ardengo Soffici, Ottone Rosai, Carlo Carrà, Alberto Salietti.
Il nucleo dei dipinti di Tosi in mostra appartiene agli eredi dell’artista e si data in un arco di tempo che va dagli anni Trenta al 1956, anno della sua morte. Inoltre le sue nature morte, diversamente da quelle di tutti gli amici e colleghi presenti in mostra, sembrano composte di solo colore che si fa materia cromatica, stesa con grande libertà e con un esito sempre diverso.
La memoria di Arturo Tosi è presente nelle collezioni della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti già dal 1926, anno dell’acquisizione da parte della Commissione di un suo paesaggio, Le messe, alla Biennale veneziana, mentre l’ultimo ingresso nelle collezioni dei musei statali fiorentini si data al 2013 con la donazione alla Galleria degli Uffizi dell’Autoritratto, da parte dell’Associazione Arturo Tosi: quest’ultimo compare in mostra accanto ai due paesaggi (La messe e L’altopiano di Rovetta in settembre) di proprietà della Galleria d’arte moderna.
La mostra, come il catalogo edito da Sillabe, è a cura di Simonella Condemi e Maddalena Winspeare ed è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, Sillabe e Firenze Musei.