Fà il punto sul periodo giovanile dell’attività di Felice Casorati, tra i maggiori protagonisti della pittura del Novecento, la mostra in programma dal 26 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 a Padova, ai Musei Civici agli Eremitani.
L’esposizione, a cura di Virginia Baradel e Davide Banzato, ripercorre, infatti, gli anni di formazione dell’artista piemontese, tra Padova, Napoli e Verona con dipinti, grafiche e un cospicuo numero di opere e documenti inediti.
Promossa dall’Assessorato Cultura del Comune di Padova, la mostra, che propone anche molte opere da collezioni private, è ricca di suggestioni e scoperte, come il Ritratto di Tersilla Guadagnini, preziosa e romantica confidente di una vocazione artistica divenuta esclusiva e totalizzante. E sempre alla preziosa amica conduce un’altra opera inedita per il pubblico: un piccolo paesaggio databile al 1907, ove sul verso del cartone resta ancora leggibile la scritta a inchiostro “Paesaggio Rocca di Papa”.
L’esposizione sottolinea anche la vitalità dell’ambiente artistico padovano, con presenze di tutto rilievo quali Umberto Boccioni, di cui sono esposti il Ritratto del dottore Achille Tian (1907) della Fondazione Domus e Donna che cuce (1906), ma anche Mario Cavaglieri, Cesare Laurenti, Ugo Valeri, Giuliano Tommasi e Antonio Grinzato; e vuole anche riconsiderare le prime prove del giovane Casorati che sfoceranno in dipinti quali Dei domestici segreti custoditi (trittico di quasi due metri con una veduta dei tetti di Padova) e Ritratto di signora (La sorella Elvira) con cui Casorati parteciperà con successo alla sua prima Biennale, nel 1907.
Anche il periodo partenopeo è oggetto di interessanti approfondimenti: viene esposto il Ritratto di Don Pedro De Consedo, oltre alle Vecchie comari (1908) e a Le bambine (1909), entrambe della Galleria d’Arte Moderna di Verona.
Ma a sancire l’alta qualità artistica di questa fase giovanile vi è, in particolare, la complessa ed enigmatica tavolata di Persone (1910), grande olio su tela in collezione privata con cui l’artista partecipa a Roma all’Esposizione Internazionale del 1911 per celebrare il primo Cinquantenario del Regno d’Italia.
È a Verona che Casorati avvertirà l’influenza delle Secessioni di Vienna e di Monaco e si aprirà alle novità europee. L’esperienza di quegli anni, 1911-1918, è documentata in mostra con alcuni ritratti assai significativi – quelli dei coniugi Francesco e Gina Veronesi Apollonio e La famiglia Consolaro Girelli – e da un’accurata selezione di tempere e grafiche.
Significativa, in riferimento a questa fase, anche la presenza in mostra dei dipinti di collezione privata veronese: La Balaustrata (studio), Studio per la Via Lattea e Testina.
Non solo grafiche e dipinti inediti porteranno nuovi contributi alla riflessione su quegli anni ma anche tanti documenti, tra i quali svariate cartoline, fotografie, scatti della “soffitta” padovana di Via S. Sofia e due libri d’arte del 1921, “Giocherello” di Mario Buzzichini e “Lucciole, grilli e barbagianni…” di Sandro Baganzani, con le illustrazioni di Casorati.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira.