José Molina presenta, dal 17 ottobre all’8 novembre 2015, alla Biffi Arte di Piacenza una selezione di lavori tratti per la maggior parte dal ricco progetto AnimaDonna tutti legati al tema dell’amore.
Autore di serie indimenticabili, come i Predatores (i predatori) e gli Olvidados (i dimenticati), l’artista ci regala qui uno scorcio dell’imponente progetto AnimaDonna cresciuto in realtà in parallelo a quello degli Olvidados. La differenza tra i due, però, è che qui l’artista fa un passo indietro e lascia la donna, protagonista, al centro della scena. Riservando solo ad alcuni lavori le sue sbalorditive abilità di disegnatore, predilige qui il tratto semplice, il disegno suggerito, emotivo, quasi primitivo, mettendo in primo piano le sensazioni e i sentimenti e lasciando spazio espressivo anche alle cornici, create personalmente da lui e strettamente legate al tema.
Il risultato è un lavoro in bilico tra pittura, disegno, scultura e installazione che vede al centro di tutto la donna, non come oggetto da contemplare, ma piuttosto come forza primitiva ferocemente legata alla terra, all’istinto, al lato più autentico e animale dell’umanità. Il progetto si compone di 150 opere in totale suddivise in 18 capitoli che trattano temi che vanno dalla maternità al sesso, alla psiche e alla spiritualità. Qui sono state isolate 25 opere legate in maniera più specifica all’amore. Si va dai pezzi dedicati alla poesia di Neruda a quelli, più esplicitamente erotici, ispirati alle stampe giapponesi; dalla donna vista come angelo alla prigione, metafora del senso di possesso maschile troppo spesso tramutato in violenza. Da un lavoro all’altro, lo sguardo spazia tra le figure femminili, investite di un’aura quasi mitologica, alle cornici uniche e particolarissime per le quali l’artista ha scelto materiali che sottolineano il legame indissolubile tra la donna e la natura. Legno, dunque, radici, muschio per veicolare un messaggio fondamentale e attualissimo: la violenza contro la donna e la violenza contro in nostro pianeta sono orrori inaccettabili.