Per celebrare l’Italia della moda contemporanea e i suoi protagonisti la Triennale di Milano presenta, dal 24 novembre 2015 al 6 marzo 2016, la mostra “Il nuovo vocabolario della moda italiana“.
L’esposizione analizza il linguaggio e la natura della moda italiana attraverso il lavoro dei suoi protagonisti e le loro molteplici espressioni.
Dal prêt-à-porter allo streetwear, dalle calzature agli occhiali, dai bijoux ai cappelli: un inedito vocabolario di stile e produttività.
L’esposizione, a cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante, è un’accurata messa in scena del tratto di storia recente del made in Italy, a partire dal 1998, l’anno che segna il concreto passaggio a un mondo interconnesso dal web, alle nuove forme della comunicazione; dieci anni prima della grande crisi globale del 2008, che investe le economie occidentali e mette in crisi i paradigmi economici, sociali e culturali della post-modernità. Il 1998 è l’anno spartiacque tra il “prima” e il “dopo”; tra chi ha attraversato la crisi rigenerandosi e chi ne ha tratto la spinta per intraprendere un percorso autonomo.
Oltre cento realtà tra le più importanti del panorama contemporaneo partecipano alla mostra con i propri prodotti e progetti. Sono stilisti e marchi selezionati dai curatori e da un comitato scientifico.
Per valorizzare il contenuto progettuale dei capi, degli accessori e per esprimere con forza il concetto di “vocabolario”, la mostra è strutturata in un percorso composto da lemmi che sintetizzano ognuno un concetto tipico e rinnovato del made in Italy. Per esempio: Materia, Costruzione, Ornamento, Dettaglio, Laboratorio… ognuno caratterizzato da istallazioni che illustrano il prodotto e il relativo processo creativo, dal cartamodello agli accessori, dalle prove di lavorazione alle componenti.
La mostra è articolata in 3 macro sezioni:
Vocabolario: qui i prodotti sono organizzati intorno a concetti chiave, così da rappresentare i diversi approcci progettuali che ricontestualizzano gli elementi archetipici del prodotto italiano.
Narrazioni: dove viene tracciata la mappa del sistema di produzione culturale e comunicativa che ruota intorno alla moda: fotografia, illustrazione, nuovi media, editoria, video-arte.
Biografie: è la sezione che concentra la narrazione sulle storie dei singoli stilisti e marchi cui si deve il nuovo linguaggio della moda made in Italy.
Il percorso espositivo è curato dall’architetto Martino Berghinz.