Sarà il Maestro Franz Welser-Möst a dirigere, martedì 22 dicembre 2015, il tradizionale Concerto di Natale del Teatro alla Scala di Milano.
Il programma è interamente dedicato a Ludwig van Beethoven. In particolare, l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala eseguiranno l’Ouverture Leonore n°3, la Fantasie per pianoforte, coro e orchestra op. 80 e la Messa in do maggiore op. 86.
Solisti il pianista Andrea Lucchesini, il soprano Luba Orgonášová, il mezzosoprano Gerhild Romberger, il tenore Christian Elsner e il basso Wilhelm Schwinghammer con la partecipazione, nella Fantasia Corale, dei solisti dell’Accademia Teatro alla Scala Kristín Sveinsdóttir e Martin Piskorski.
Il programma si inserisce nel quadro dell’impegno del Teatro alla Scala per l’esecuzione dei capisaldi del repertorio sinfonico-corale. In questa prospettiva un ruolo fondamentale è giocato dall’eccellenza del Coro preparato da Bruno Casoni.
L’ouverture Leonore n°3 è la seconda e più celebre delle 4 ouverture scritte per le diverse versioni dell’opera Fidelio. Di grandi dimensioni, quasi un tempo di sinfonia, fece dire a Furtwaengler che “se si esegue la Leonore n°3 non è necessario eseguire il resto dell’opera”. Una tradizione esecutiva, non risalente a Beethoven ma alla necessità di preparare il cambio di scena, la vuole collocata non all’inizio ma prima del Finale dell’opera.
La Fantasia Corale fu presentata al pubblico nel 1808 al Theater an der Wien nel corso di un’Accademia in cui si eseguirono per la prima volta anche la Quinta e la Sesta sinfonia e il Quarto concerto per pianoforte oltre alle arie della Messa in do maggiore dell’anno precedente. Nota per essere stata l’embrione tematico dell’Inno alla gioia, la Fantasia Corale è un’opera sperimentale che include un’introduzione per pianoforte solo, che alla prima fu eseguita dall’autore, e l’inserimento del coro in una pagina sinfonica che troverà compimento appunto nella Sinfonia n°9.
La Messa in do maggiore fu composta da Beethoven nel 1807 su commissione del principe Esterházy, che desiderava ricordare la moglie Marie di Lichtenstein, continuando una tradizione di mecenatismo che aveva già dato origine ad alcune delle più belle messe di Haydn. Il principe tuttavia non apprezzò la Messa e dopo la prima esecuzione rivolse al compositore parole di condiscendenza. Beethoven, irritato, lasciò la corte lo stesso giorno e dedicò la messa al principe Ferdinand Kinsky.
Il Concerto di Natale sarà trasmesso in differita su Rai Uno giovedì 24 dicembre alle ore 9.30.