È dedicata a Istanbul la mostra che dall’11 dicembre 2015 al 30 aprile 2016 è aperta al pubblico al Maxxi di Roma, a cura di Hou Hanru, Ceren Erdem, Elena Motisi e Donatella Saroli.
L’esposizione presenta le opere di 45 tra artisti, architetti e intellettuali in un percorso che coinvolge grandi opere, nuove produzioni artistiche, testimonianze audio e video in una molteplicità di linguaggi ed espressioni.
La mostra è il risultato di una lunga ricerca ispirata dal confronto con la comunità creativa di Istanbul, esplora i cambiamenti urbani della città come condizione fondamentale delle pratiche creative. Pone particolare attenzione alle questioni della gentrificazione, alla crisi ecologica e alle iniziative di autorganizzazione, evidenzia i conflitti politici e la resistenza con opere che trattano temi legati alla giustizia, la violenza, le questioni di “genere”; ripercorre i modelli innovativi di produzione legati al consumismo e alle sfide della classe operaia, evidenzia urgenze geopolitiche come la questione delle minoranze e dei rifugiati, e infine propone nuove soluzioni, istanze gioiose e propositive, strategie di ricostruzione perché è necessario non perdere mai la speranza.
Artisti e architetti in mostra:
Hamra Abbas, Can Altay & Jeremiah Day, Halil Altındere, Emrah Altınok, Architecture For All (Herkes Için Mimarlık), Volkan Aslan, Fikret Atay, Atelier Istanbul: Arnavutköy, Vahap Avsar, Imre Azem & Gaye Günay, Osman Bozkurt, Angelika Brudniak & Cynthia Madansky, Hera Büyüktasçıyan, Antonio Cosentino, Burak Delier, Cem Dinlenmis, Cevdet Erek, Inci Eviner, Extrastruggle, Nilbar Güres, Ha Za Vu Zu, Emre Hüner, Ali Kazma, Sinan Logie & Yoann Morvan, Networks of Dispossession, Nejla Osseiran, Ceren Oykut, Pınar Ögrenci, Ahmet Ögüt, Didem Özbek, Sener Özmen, PATTU, Didem Pekün, Zeyno Pekünlü, Mario Rizzi, Sarkis, SO?, Superpool, SANALarc, Ali Taptık, Serkan Taycan, Cengiz Tekin, Günes Terkol, Nasan Tur.
Questa esposizione è la seconda tappa di un progetto dedicato alle realtà culturali del Mediterraneo e al rapporto tra Medio Oriente ed Europa, cominciato nel 2014 con la mostra dedicata all’arte contemporanea iraniana e che proseguirà nel 2017 con un progetto dedicato a Beirut.
Il MAXXI presenta, inoltre, La storia in movimento. Racconti del cinema turco dagli anni Sessanta ad oggi a cura di Italo Spinelli, due appuntamenti, il 30 e il 31 gennaio 2016, che attraverso film, cortometraggi e documentari ripercorrono la storia sociale, politica e culturale, e la continua trasformazione della Turchia contemporanea.