Sono riaperti al pubblico dal 1° aprile i Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff – Merano: un paradiso che si estende su una superficie di 12 ettari e si presenta sottoforma di anfiteatro naturale, con oltre 80 ambienti botanici da tutto il mondo. Inaugurati nel 2001, i Giardini fanno parte del circuito Grandi Giardini Italiani e del percorso culturale europeo “La Strada di Sisi”.
Oltre ad ospitare migliaia di piante provenienti da tutto il mondo e la flora tipica della regione, i Giardini accolgono al loro interno il favoloso Castello, residenza invernale dell’amata principessa Sissi, oggi sede del Touriseum – museo provinciale che racconta 200 anni di turismo alpino – e ben 11 padiglioni artistici, tra cui la spettacolare piattaforma panoramica di Matteo Thun, la variopinta Voliera con i pappagalli, la Grotta dello show multimediale, il Mosaico geologico, l’Orologio delle libellule e altri punti d’attrazione.
Un prodigioso ponte rotondo accompagna i visitatori in un mondo senza tempo. Dai Boschi del mondo, con la raccolta di ortensie e il padiglione delle Cassette wardiane – che raccontano le conquiste dei cacciatori di piante – si sale su fino ai paesaggi orientali con il Giardino giapponese, con le terrazze di riso e le piantagioni di tè, per proseguire verso i Giardini del sole, dove splendono i papaveri, i girasoli e i melograni, per giungere infine ai Giardini acquatici e terrazzati, che illustrano l’arte del giardino rinascimentale e inglese. Senza contare la presenza di varietà di flora altoatesina e le coinvolgenti esperienze da vivere in angoli affascinanti come il Giardino Proibito, stazione sensoriale sorprendente, dove misteriose figure occhieggiano tra la velenosa boscaglia.
La primavera ha visto debuttare sul palcoscenico di questo magico anfiteatro centinaia di migliaia di splendidi e profumati fiori, tra cui il primo tulipano dell’Alto Adige, appositamente creato per i Giardini di Sissi e battezzato con il nome di Tulipa Trauttmansdorff.
Il paesaggio comincerà presto a colorarsi di girasoli, che tinteggeranno d’oro i pendii aspettando luglio e agosto, quando fioriranno l’oleandro, il fiore di loto, la ninfea, la lagerstremia e la dalia.