Presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, la Fondazione Cineteca Italiana, in occasione della Giornata della Memoria, propone mercoledì 27 gennaio 2016, il documentario Night Will Fall – Perché non scende la notte, realizzato da alcuni cinereporter inglesi e al cui montaggio contribuì anche il grande Alfred Hitchcock.
Night Will Fall – Perché non scende la notte, diretto da André Singer, è basato su materiale inedito. Il film raccoglie le prime testimonianze visive degli orrori filmati dai cineoperatori all’interno dei campi di concentramento all’indomani della loro liberazione. Sono immagini girate dalle forze inglesi, russe e americane, che l’allora Ministro delle Comunicazioni britannico, Sydney Bernstein, incaricò di riunire, assieme a numerose interviste ai sopravvissuti allo sterminio, in un documentario che testimoniasse l’indicibile vastità dei crimini perpetrati dal regime nazista. Al montaggio contribuirono grossi nomi dell’Intellighenzia britannica, quali i cineasti Alfred Hitchcock e Stewart McAllister ed il futuro Capo di Gabinetto Richard Crossman.
Il film rimase dimenticato negli archivi di stato britannici per decenni, fino a quando, nel 1985, fu riscoperto da un ricercatore nell’Imperial War Museum e poi trasmesso dal canale tv britannico PBS Frontline.
A completare il programma della giornata, Wunderkinder, pellicola di produzione tedesca, ambientata negli anni ’40, che racconta la storia di tre bambini accomunati da un gran talento musicale, la cui vita e amicizia sarà condizionata dall’ascesa del nazismo. Dedicato alla memoria di mezzo milione di bambini che morirono nell’Olocausto, Wunderkinder è un omaggio all’innocenza completamente privo di cliché. Il regista Marcus Rosenmüller ha realizzato una grande testimonianza sul potere trascendente della musica e dell’amicizia in un mondo reso irriconoscibile dagli orrori della guerra, guardato solo ed esclusivamente attraverso gli occhi dei tre bambini. Wunderkinder è basato su eventi realmente accaduti scoperti da Artur Brauner, produttore ora novantaduenne sopravvissuto all’Olocausto, che ha dedicato gli ultimi 20 anni della sua carriera alla produzione di film sul tema della Seconda Guerra Mondiale.