Quattrocento anni fa, il 23 aprile del 1616, si spegneva a Stratford-upon-Avon, nel Regno Unito, William Shakespeare. In occasione di tale importante anniversario, il Teatro di San Carlo di Napoli intende rendere omaggio al grande drammaturgo e poeta inglese con un ricco calendario di eventi.
A William Shakespeare il prestigioso teatro partenopeo dedica, infatti, due produzioni in programma nella Stagione di Opera e Balletto 2015/2016, The Golden Stage, per un totale di 13 spettacoli: Falstaff di Giuseppe Verdi, nell’applaudita regia firmata Luca Ronconi e ripresa da Marina Bianchi (per 6 recite dal 13 al 19 marzo), diretto da Pinchas Steinberge, e Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, in una nuova produzione del Teatro di San Carlo, con le coreografie di Leonid Lavrovsky riviste da Mikhail Lavrovsky (per 7 recite dal 21 al 28 giugno).
Una scelta opportuna quella del San Carlo. Se, infatti, tra le fonti che ispirarono Arrigo Boito per il libretto di Falstaff troviamo Le allegre comari di Windsor (The Merry Wives of Windsor) e Enrico IV (del 1597), il balletto di Sergej Prokof’ev Romeo e Giulietta è la trasposizione in danza dell’omonimo dramma ambientato a Verona, scritto da Shakespeare tra il 1594 e il 1596.
A queste due produzioni si aggiungono tre recite nel calendario educational di una selezione di Falstaff curata nella regia sempre da Marina Bianchi, sul podio Maurizio Agostini (16, 17 18 marzo); un appuntamento For Families (19 marzo) ed ancora tanti approfondimenti, incontri e collaborazioni.
Da segnalare, inoltre, un ciclo di tre conferenze tenute dal Professor Stefano Manferlotti, Ordinario di Letteratura inglese dell’Università Federico II:
giovedì 10 marzo 2016, ore 17.00 – Foyer –
Vizi e virtù di John Falstaff, gentiluomo.
Incontro aperto su Falstaff a cura del prof. Stefano Manferlotti
giovedì 17 marzo 2016, ore 16.00 – Foyer / Sala Giardini –
Gli studenti della Federico II raccontano Falstaff ai ragazzi di All’Opera All’Opera Lab
giugno (data da definire) – Foyer –
Incontro aperto su Romeo e Giulietta a cura del prof. Stefano Manferlotti.
