Spiriti ostinati è il titolo della mostra dello scultore Matteo Pugliese che, dal 4 giugno al 15 settembre 2016, resterà aperta al pubblico a Marina di Pietrasanta (LU).
La rassegna, ospitata all’interno dell’Area Festival del Parco della Versiliana, presenta trentacinque opere dell’artista milanese in grado di raccontare la sua produzione plastica più recente.
All’ingresso del parco la monumentale scultura Die Mauer – oltre 6 metri di altezza -, realizzata nel 2009 per il ventennale della caduta del muro di Berlino, apre il percorso espositivo che si declina attraverso le tre serie più conosciute e apprezzate di Matteo Pugliese. Da un lato, quella degli Extra Moenia, gli uomini che tentano una dolorosa rinascita attraverso una lotta con una materia-muro che li imprigiona, che impedisce loro di vivere, di crescere, di esprimersi.
Sono opere in bronzo in cui è chiara la matrice classica e il tributo alla plastica rinascimentale ma che si distinguono per essere, al tempo stesso, straordinariamente attuali e contemporanee nella frammentazione del soggetto in più parti e nell’interazione con la parete che diventa parte integrante dell’opera.
Dall’altro lato, in risposta alla battaglia esistenziale degli Extra Moenia ecco i Custodi, presenze imponenti e tondeggianti ispirate alle più diverse culture realizzate in bronzo e spesso con inserti in terracotta. Sono figure ieratiche dalla solida e rassicurante corporeità e in cui le armi e le corazze diventano la metafora di una raggiunta sicurezza interiore. Pugliese interviene in questa serie stravolgendo le proporzioni e i canoni classici per definire un nuovo stile: corpi possenti e centrati, piedi enormi, visi decisi e sguardi consapevoli.
La terza serie, più recente, è quella degli Scarabei, sculture in alluminio e ceramica, tributo dell’artista alla sua giovinezza.
La mostra offre anche l’occasione per ammirare, in anteprima assoluta, alcune sculture inedite di Pugliese realizzate in marmo e in vetro soffiato. Materiali e lavori che mostrano una diversità di ricerca, di esiti, di tecniche e linguaggi che, lungi dall’essere in contraddizione tra loro, testimoniano la versatilità dell’artista e la volontà di dare voce alle molteplici ispirazioni.
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