L’Arengario di Monza ospita, dall’ 8 ottobre 2016 all’ 8 gennaio 2017 (prorogata fino al 29 gennaio 2017), la mostra ” Vivian Maier. Nelle sue mani“, curata da Anne Morin.
L’esposizione presenta oltre 100 immagini – in bianco e nero e a colori, oltre che da pellicole super 8 mm – dell’artista newyorkese, tra le maggiori esponenti della street photography.
Con uno spirito curioso e una particolare attenzione ai dettagli, Vivian Maier ritrae le strade di New York e Chicago, i suoi abitanti, i bambini, gli animali, gli oggetti abbandonati, i graffiti, i giornali e tutto ciò che le scorre davanti agli occhi. Il suo lavoro mostra il bisogno di salvare la “realtà” delle cose trovate nei bidoni della spazzatura o buttate sul marciapiede. Pur lavorando nei quartieri borghesi, dai suoi scatti emerge un certo fascino verso ciò che è lasciato da parte, essere umano o no, e un’affinità emotiva nei confronti di chi lotta per rimanere a galla.
All’Arengario non mancano i celebri autoritratti in cui il suo sguardo severo riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo.
L’esposizione offre quindi, la possibilità di scoprire una straordinaria fotografa che con le sue immagini profonde e mai banali racconta uno spaccato originale sulla vita americana della seconda metà del Ventesimo Secolo.
Per tutta la durata della mostra una serie di incontri ed eventi gratuiti, a cura di Piero Pozzi – fotografo e docente di fotografia presso il Politecnico di Milano, Facoltà del Design – permetteranno ai visitatori di approfondire l’opera di Vivian Maier e la storia della fotografia.
La mostra è promossa dal Comune di Monza ed è prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con diChroma Chroma photography, John Maloof Collection, Howard Greenberg Gallery, New York.