La Fondazione Plart di Napoli ospita, dal 10 novembre 2016 al 7 gennaio 2017, la mostra “ Meraviglie e paradossi: il design dello stupore ”, con opere di Andrea Barzini e Silvio Pasquarelli.
L’esposizione, a cura di Cecilia Cecchini, presenta sei grandi busti posati, come le statue classiche marmoree, su bianchi piedistalli. Questi enigmatici personaggi sono realizzati assemblando piccoli oggetti di plastica appartenenti alla categoria dell’usa e getta.
Andrea Barzini, regista, e Silvio Pasquarelli, architetto, grazie ad una ironica quanto rigorosa operazione a cavallo tra ready made e object trouvé usano flaconi, stoviglie, tappi, soldatini, come unità minime, perfettamente riconoscibili nella loro forma originaria, per costruire queste sculture.
«L’immaginazione e la perizia manuale dei due autori – afferma Cecilia Cecchini – rendono gli umili oggetti che affollano la nostra quotidianità domestica la materia prima ideale per questi imponenti busti. Come fossero surreali mattoncini Lego, vengono stipati a formare precise fisionomie in un ordine che sembra casuale e bizzarro ma che invece, come dimostrano gli schizzi, i disegni preparatori, le foto del backstage, è pensato e controllato fin nei dettagli con paziente meticolosità. La ludica ricerca tra gli scarti degli autori è infatti guidata da una grammatica compositiva rigorosa, testimoniata da un lungo lavoro di catalogazione tassonomica alla Linneo degli oggetti trovati». Un lavoro restituito nell’ambito della mostra grazie alle affascinanti opere grafiche (bozzetti), ai quadri e all’abaco degli oggetti che nel loro insieme forniscono la chiave di lettura delle opere.
I sei busti vogliono anche indurre ad una riflessione critica sulla società contemporanea e i suoi voraci consumi.
La meraviglia, l’immaginazione e lo stupore assumono l’aspetto di cinque personaggi iconici e allegorici: Il Re Sole, la Guerra, l’Estate, Grace Jones e Donna Felicità, più uno del tutto speciale, che vuole essere omaggio alla città di Napoli, Dà Dà Miracolo, uno stralunato santo che indossa una sontuosa mitria fatta con flaconi di sapone.
Oltre ai personaggi, è presente in mostra una santa, La Beata, che allude all’Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini, l’unico oggetto che non fa parte del ciclo di busti.
Fa parte integrante della mostra il cortometraggio realizzato dai due artisti “Preferisco lo stupore”, un raffinato e divertente corto che riprende lo stile dei grandi del cinema come Charlie Chaplin e Buster Keaton.
La mostra, patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Edizioni Fondazione Plart (testi Italiano/Inglese).