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Alberto Burri, un nuovo museo a Città di Castello con l’opera grafica dell’artista

Alberto Burri, Sestante 14, 1989, Serigrafia, carta Fabriano Rosaspina cm. 49,5x63,5
Alberto Burri, Sestante 14, 1989, Serigrafia, carta Fabriano Rosaspina cm. 49,5×63,5

Apre a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo 2017 il terzo Museo della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, dedicato esclusivamente all’intero corpus dell’opera grafica di Alberto Burri (1915 – 1995). L’evento conclude l’anno “lungo” del Centenario della nascita dell’artista umbro.

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L’inedita sezione agli ex Seccatoi occupa oltre quattromila metri quadri, tutti ottenuti da un recente intervento di riqualificazione di parte degli spazi sottostanti in vasti ambienti che accolgono, secondo l’originario allestimento predisposto dallo stesso Burri, i suoi Grandi Cicli d’opera.

Con tale nucleo di opere grafiche, la superficie espositiva offerta ai visitatori negli ex Seccatoi raggiunge gli undicimila e cinquecento metri quadri. Con le tre diversificate raccolte, comprensive anche delle sculture all’aperto, complessivamente, il “Polo Burri” a Città di Castello è il più esteso Museo d’Artista al mondo.

La nuova sezione, o Terzo Museo Burri, accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, consistente in oltre duecento opere. Si tratta di un importante aspetto della produzione artistica di Burri, che a volte precorre, a volte segue e in altri casi è coeva con le sue opere maggiori e pone in evidenza anche la sua straordinaria manualità e attitudine alla sperimentazione costante.

«Nel caso di Burri, parlare di grafica non significa parlare di una produzione minore rispetto ai dipinti, ma soltanto di una modalità artistica diversa e parallela, nella concezione e nell’esecuzione, tale insomma da potersi annoverare con assoluto rilievo nella produzione del grande pittore, a fianco di tutti gli altri suoi rivoluzionari pronunciamenti innovativi – afferma Bruno Corà, Presidente della Fondazione -. Anche nella grafica, Burri ha cercato di superare sfide tecniche e di spingere i confini sia degli strumenti che dei materiali utilizzati. Con esiti di interesse straordinario, come le opere esposte confermano».

L’attività grafica di Burri ha inizio nel 1950 e si conclude nel 1994. Com’è noto, Burri ha ricevuto nel 1973 dall’Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Grafica con la motivazione che essa «… si integra perfettamente alla pittura dell’artista, di cui costituisce (…) una vivificazione che accompagna il rigore estremo a una purezza espressiva incomparabile».

In occasione dell’apertura della Sezione Grafica della Collezione Burri è prevista una giornata di studio con la partecipazione di studiosi del settore e importanti stampatori nazionali ed esteri.

MOSTRE

La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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