È allestita alla Mole Vanvitelliana di Ancona la mostra “ Steve McCurry. Icons”, che resterà aperta al pubblico fino al 25 giugno 2017.
L’esposizione, a cura di Biba Giacchetti, raccoglie circa 130 scatti della vasta produzione del fotoreporter statunitense, proponendo ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze ed emozioni che caratterizza le sue immagini. A partire dai viaggi in India e poi in Afghanistan, da dove veniva Sharbat Gula, la ragazza che ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.
Con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate. Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti.
La mostra inizia con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia.
In una audioguida Steve McCurry racconta in prima persona molte delle foto esposte. Inoltre, in un video proiettato in mostra, racconta la sua lunga carriera e soprattutto il suo modo di intendere la fotografia.
Un altro filmato, prodotto da National Geographic, è dedicato alla lunga ricerca che ha portato Steve McCurry a ritrovare la “ragazza afghana”, 17 anni dopo il famoso scatto. A tale proposito è recente, del novembre 2016, la notizia che, dopo essere stata arrestata dalla polizia pakistana, Sharbat Gula è finalmente tornata nel suo paese.
Steve McCurry / Icons è il titolo di una pubblicazione curata da Biba Giacchetti, che costituisce il catalogo della mostra.
L’esposizione è promossa dal Comune di Ancona ed è organizzata da Civita Mostre in collaborazione con SudEst57.
Durante tutto il periodo dell’esposizione sarà possibile partecipare alle esperienze didattiche, progettate in collaborazione con Musedu.