Tra le grandi mostre allestite in occasione del Brescia Photo Festival 2017 figura la retrospettiva, ospitata dal Ma.Co.f (Centro Italiano di Fotografia), dedicata ad Uliano Lucas.
L’esposizione ricostruisce, attraverso oltre 150 immagini, percorsi tematici e stilistici, interessi, sensibilità, legami culturali di un protagonista della fotografia italiana, da cinquant’anni attento osservatore e narratore della società e delle sue contraddizioni.
La mostra, a cura di Tatiana Agliani e Renato Corsini, racconta il debito di Lucas verso il mondo intellettuale della Milano della fine degli anni Cinquanta e l’influenza da esso esercitata sulla ricerca formale delle sue prime fotografie e sulla sua stessa scelta di dedicarsi al fotogiornalismo. Segue la svolta rappresentata dai profondi cambiamenti sociali e di costume e dalle battaglie politiche e civili degli anni Sessanta e Settanta che portano alla nascita di un nuovo modo di raccontare del fotogiornalismo italiano.
La rassegna presenta una sintesi di 50 anni di fotografia, impegno sociale e grandissimo giornalismo d’inchiesta condotto per immagini di Uliano Lucas.
Rivivono la Milano dell’immigrazione e del boom economico, il mondo degli “altri”: le carceri, gli ospedali psichiatrici, l’altra faccia del benessere. Le contestazioni del ‘68 vissute in presa diretta. Volti anonimi o già famosi o destinati a diventare tali in una città che “viveva” le sue contraddizioni.
Ma non solo Milano, anche l’Etiopia affamata e la nuova Cina alla scoperta del capitalismo e la tragedia di Sarajevo.
I servizi di Uliano Lucas sui grandi periodici e sui quotidiani hanno aperto potenti finestre sull’attualità del mondo. Il suo personale impegno sociale lo ha portato sino agli ultimi degli ultimi in India, Corea, Etiopia, a contatto con bambini senza storia e senza futuro.
La mostra è aperta al pubblico fino al 7 maggio 2017.