Sono 80 le ragazze e i ragazzi che partecipano alle Olimpiadi di Italiano, in programma a Torino dal 5 al 7 aprile 2017.
Le finaliste e i finalisti arrivano dalle scuole di tutta Italia e dagli istituti italiani all’estero. Per salire sul podio dovranno dimostrare padronanza della grammatica, efficacia nell’uso della lingua, destrezza nel lessico, abilità nel dominare le sfumature dell’italiano.
Quest’anno sono state oltre 57.000 le iscrizioni.
Le Olimpiadi, giunti alla settima edizione, sono promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con l’Accademia della Crusca.
«La partecipazione alle Olimpiadi di Italiano è davvero enorme, con numeri in crescita esponenziale negli ultimi anni grazie all’impegno profuso dal Ministero nell’organizzazione e nel coinvolgimento delle scuole – sottolinea la ministra Valeria Fedeli -. Le Olimpiadi non sono solo una gara, ma si connotano ormai come un vero e proprio evento culturale anche per le Giornate dedicate alla Lingua Italiana».
Si parte mercoledì 5 aprile alle ore 14.45, presso il Campus Luigi Einaudi – Aula Magna dell’Università di Torino, con l’inaugurazione dell’evento e il saluto alle finaliste e ai finalisti. Giovedì 6 è il giorno della gara che si svolgerà presso l’Aula Magna del Liceo D’Azeglio, dalle ore 9.00. Venerdì 7 aprile è prevista la cerimonia di premiazione, dalle ore 9.00, presso Cavallerizza Reale – Aula Magna dell’Università di Torino.
Il programma sarà arricchito dalle “Giornate della Lingua Italiana“, una serie di tavole rotonde con esperti.
La prima sarà dedicata alla figura di Tullio De Mauro che fu presidente della giuria delle Olimpiadi nel 2012. Per l’occasione saranno proiettati anche due video sul celebre linguista, realizzati appositamente per le Olimpiadi da Rai Cultura.
Le altre tavole rotonde saranno dedicate all’anniversario dei 150 anni della nascita di Pirandello e a quello dei 500 anni, celebrati nel 2016, della prima edizione dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.