Celebra Baldassarre Orsini, una delle figure di rilievo della vita culturale perugina del secondo Settecento, la mostra che, fino al 4 giugno 2017, è aperta al pubblico alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia.
L’esposizione, dal titolo ” Baldassarre Orsini tra arte e scienza (1732-1810)“, presenta 140 pezzi molti rari e inediti, comprendenti dipinti, disegni, libri, documenti, manoscritti provenienti da diverse istituzioni, cittadine e non.
Il percorso espositivo è distribuiti in quattro sezioni: L’uomo e il suo tempo, con le tracce della sua biografia; I principi dell’arte pittorica, sull’attività di Orsini artista, teorico e critico delle belle arti; Gli strumenti della formazione accademica, con trattati, compendi, traduzioni, dizionari e saggi degli allievi dell’Accademia del Disegno; Gli studi antiquari, con una raccolta di dissertazioni sulle antichità etrusche dell’Umbria e su monumenti leggendari, come la Tomba di Porsenna, della quale si esibiscono anche un modello plastico e una restituzione virtuale.
La mostra è promossa dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, dalla Fondazione Ranieri di Sorbello, dal Comune di Perugia – Biblioteca Augusta, dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dall’Accademia Etrusca e dal Comune di Cortona, con il progetto scientifico e il coordinamento di Cettina Lenza, ordinario di Storia dell’architettura presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Nato a Perugia nel 1732, Baldassarre Orsini, si forma come pittore e architetto a Roma durante un soggiorno quasi trentennale, entrando in contatto con botteghe di artisti, con gli ambienti dell’Accademia di San Luca e con il celebre pittore Anton Raphael Mengs. Rientrato a Perugia, grazie all’appoggio di alcuni intellettuali (tra questi, importante il rapporto con Annibale Mariotti) esegue lavori di scenografia, pittura e architettura, dedicandosi tuttavia prevalentemente agli studi e all’esercizio didattico, con la conduzione, dal 1790, dell’Accademia del Disegno, proseguita, attraverso le turbolenze politiche, fino alla morte nel 1810.