Manchester by the Sea può vantare, da un lato, il senso del luogo, una passione topografica che sa dare verità e spessore ad ambienti e paesaggi umani, dall’altro, un uso sfavillante del montaggio. All’interno di modi compositivi piani, distesi, s’insinuano nel film fluidi flashback memoriali attraverso cui emerge a poco a poco il passato tragico del protagonista, il fatto terribile (la morte nel fuoco dei suoi tre bambini) che pesa come una colpa originaria sulle scelte del personaggio e lo consegna a uno stato di perenne afflizione e abulia, di rassegnata indifferenza verso la vita.
Melodramma familiare di solida fattura classica (non mancano punti d’incontro con pellicole come Gente comune di Robert Redford), il film di Kenneth Lonergan affronta il tema dell’elaborazione del lutto così come viene vissuto da due individui di età diversa (uno zio e un nipote legati tra loro da un profondo affetto), il cui confronto, a tratti doloroso e difficile, sarà per entrambi occasione di crescita e di maturazione (ma Lonergan rinuncia a un epilogo banalmente consolatorio: attanagliato dai propri sensi di colpa, incapace di dimenticare il misfatto atroce che pesa sul suo passato, Lee decide di estromettersi dalla comunità e di tornare a Boston).
La prima parte della pellicola possiede un’eccellente tensione drammatica. Alla stessa fanno seguito alcune divagazioni più o meno pretestuose (le scene, al limite del lezioso, degli amorazzi di Patrick con la seconda delle sue fidanzate), scorie che nel loro colore farsesco confliggono con tono grave che domina sul resto del racconto.
Nicola Rossello
Scheda film
Titolo: Manchester by the Sea
Regia: Kenneth Lonergan
Cast: Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler, Lucas Hedge
Durata: 127 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 16 febbraio 2017
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