È in corso a Piacenza, alla Galleria Ricci Oddi, una mostra dedicata alla pittura toscana, che resterà aperta al pubblico fino al 2 maggio 2010. In esposizione 40 dipinti a olio, tutti di piccolo formato, costituenti una collezione privata lombarda. Sono opere dell’Ottocento toscano firmate dai principali protagonisti del movimento macchiaiolo, alcuni provenienti anche da altre regioni d’Italia.
Accanto ai maestri riconosciuti, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini (presente quest’ultimo con un capolavoro) e Vincenzo Cabianca, spicca il nucleo dei cosiddetti “italiani a Parigi”: Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis. Non mancano artisti appartenenti a una generazione più giovane, come Nicolò Cannicci, e altri partecipi del rinnovato clima simbolista e consapevoli dei risultati delle avanguardie storiche d’Oltralpe, innanzitutto Plinio Nomellini e Giorgio Kienerk.
Tra i “post macchiaioli”, molti originari di Livorno o operanti in Versilia, Vittorio Corcos, Luigi e Francesco Gioli, Angiolo, Adolfo e Lodovico Tommasi, Ulvi Liegi, Mario Puccini, Giovanni Bartolena, Renato Natali, Benvenuto Benvenuti, Oscar Ghiglia.
In questa raffinata raccolta, messa insieme pezzo dopo pezzo in quasi mezzo secolo di ricerche, il collezionista (che ha voluto restare rigorosamente anonimo) è riuscito ad acquisire opere mai secondarie dei più importanti pittori di area toscana tra la metà dell’Ottocento e primi decenni del nuovo secolo. Oli di grande qualità, tutti volutamente di piccolo formato, selezionati con l’ambizione di riunire il meglio di quanto non fosse già musealizzato della pittura macchiaiola e fiorentina di piccolo formato.
Il tutto non a scopo di lucro o di sterile godimento personale ma con l’obiettivo di offrire questi tesori alla collettività. Destinataria di questo magnifico e munifico dono è la Galleria Ricci Oddi, scelta per il livello delle collezioni ottocentesche che vi sono conservate. I 40 oli, conclusa la mostra, resteranno, infatti, alla Ricci Oddi in comodato, trovando collocazione nelle sale della Galleria.
Correttamente il titolo della mostra parla di Collezioni a confronto. La mostra Pittura toscana alla Ricci Oddi intende, infatti, essere preziosa occasione per riscoprire la magnificenza di quanto ha raccolto il nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi (1868-1937). Esclusa l’arte antica, egli collezionò dipinti, sculture e opere grafiche dall’Ottocento romantico ai suoi tempi, che divennero infine gli anni Trenta del Novecento. L’obiettivo dichiarato era quello di documentare lo sviluppo delle arti in Italia (cui si aggiungevano significativi esempi stranieri) nel secolo XIX e all’inizio del successivo. Entrarono così nella collezione di Giuseppe Ricci Oddi i protagonisti del romanticismo italiano, da Francesco Hayez a Giovanni Carnovali detto il Piccio, come tutti i maggiori macchiaioli, da Giovanni Fattori a Silvestro Lega a Telemaco Signorini, insieme a numerosi capolavori di Antonio Mancini, Fontanesi, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Boccioni, Carrà, Carena, Campigli, fino a De Pisis e Casorati, insieme ad altri protagonisti di quei decenni.
Il confronto collezionistico proposto in occasione della mostra è focalizzato intorno agli artisti di ambito toscano, presenti con opere di straordinaria rilevanza alla Ricci Oddi, opere che saranno oggetto di un apposito percorso di visita.
Promossa dalla Galleria Ricci Oddi e dal Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la mostra è a cura di Sergio Rebora ed è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.