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Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale

Pietro Canonica, 849 a Modello dell'Alpino in gessoA Roma, il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese presenta, dal 15 novembre 2017 al 7 gennaio 2018, la mostra “Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale”.

Il museo ospita una ricca collezione di sculture commemorative della prima guerra mondiale, opera dello scultore Pietro Canonica (1869-1959), e conserva nel suo archivio foto e documenti di grande interesse storico documentario.
Canonica, negli anni ’20 e ’30 del Novecento, fu tra gli artisti più prolifici nella realizzazione di monumenti dedicati ai caduti e le sue opere ornano le piazze e i giardini di molte città italiane.

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L’esposizione intende mettere in evidenza, nell’ambito della collezione permanente del museo, costituita principalmente da modelli, studi e bozzetti, quelle realizzate in memoria del primo conflitto mondiale

Si tratta di circa 30 opere, tra bozzetti e modelli in gesso di varie dimensioni, testimonianza dei monumenti all’Artiglieria di Torino, ai caduti di Benevagienna, all’Alpino di Courmayeur, all’Arco della Vittoria di Bolzano, solo per citarne alcuni, mentre nel piazzale antistante il museo sono collocati i monumenti all’Alpino e all’Umile Eroe.
L’esposizione è integrata dalle nuove acquisizioni del museo: due ritratti inediti in bronzo, un tondo a bassorilievo di Canonica e un altro piccolo bassorilievo di Enrico Malvani, generale di Cavalleria nella prima guerra mondiale, scultore e stretto collaboratore di Pietro Canonica, esperto nella modellazione dei cavalli, di cui era un profondo conoscitore.

È inoltre esposto il ricco materiale fotografico d’archivio relativo alle opere e ai modelli conservati nel museo, ma anche foto inviate da molti comuni a testimonianza dei monumenti presenti in tutta Italia.

Una sezione della mostra è, infine, dedicata ai muli, “umili eroi” dei conflitti mondiali, costituita da un’esposizione fotografica dal titolo “Muli e conducenti! Tutti presenti! 1872-1991: il legame tra muli e alpini attraverso 120 anni di storia”, curata da Serenella Ferrari. L’intento è di arricchire il percorso espositivo con materiale che documenti oltre al sacrificio degli uomini anche quello degli animali, silenziose vittime innocenti della Grande Guerra.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è a cura di Bianca Maria Santese e Carla Scicchitano.

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