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Monet experience and the Impressionists. A Firenze la mostra multimediale

Monet experience and the Impressionists, SCENA LA SENNA E LA  VAL D'OISE LATERALE DX175La chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte, a Firenze ospita, dal 18 novembre 2017 fino al primo maggio 2018, “ Monet experience and the Impressionists ”, nuovo percorso digitale immersivo di Crossmedia Group che stavolta si confronta con l’arte del grande artista francese e del movimento impressionista..

Come già avvenuto con le precedenti mostre multimediali Monet Experience and the Impressionists, propone il fascino dell’immersione sensoriale nell’arte. Stavolta sono di scena i capolavori del pittore che più ci ha insegnato a guardare e rappresentare, en plein air, la bellezza della natura descritta nell’irripetibile istante della sua stessa rivelazione.
Come nessun altro, prima o dopo di lui, Monet (1840 – 1926) riesce a cogliere e rendere eterno l’attimo di felice corrispondenza in cui avviene il miracolo della perfetta armonizzazione tra raffigurazione e realtà, tra luce e colore, tra movimento e staticità, tra natura e artista.

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La nuova produzione di Crossmedia Group – la cui regia è stata affidata a Fake Factory, con la consulenza alla direzione artistica di Sergio Risaliti – è un percorso virtuale d’immagini e sonorità avvolgenti, che asseconda l’incantesimo emozionale suscitato dalle opere del grande maestro e dei maggiori interpreti dell’Impressionismo. Un viaggio fruibile da tutti, da vivere in prima persona per tramite del linguaggio contemporaneo del digitale, che esalta l’originalità di un racconto creativo scandito dal battito pulsante della colonna sonora che si avvale di brani firmati, tra gli altri, da Debussy, Saint-Saëns, Gounod, Fauré, Offenbach e Bizet.

Una selezione e un susseguirsi di quadri digitali privi di tela e cornice, di scene di vita e paesaggi fuori dal tempo, da poter apprezzare senza soluzione di continuità in un contesto esperienziale, sia nella loro totalità che nei minimi dettagli.
Immagini che nascono e si dilatano a 360 gradi sugli schermi giganteschi dell’allestimento e sulle architetture del luogo espositivo, una narrazione lunga 65 minuti che in 20 scene intessute di suggestioni si esplicita anche nella percezione olfattiva dei profumi naturali appositamente creati da Aromantique, nelle installazioni video, touch e multimediali della sezione introduttiva, fino a materializzarsi nell’avventura a tre dimensioni con gli Oculus Vr proposta ai visitatori come integrazione della mostra.

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Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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