Science Fiction – La Scienza a Teatro è un ciclo di incontri teatrali a tema scientifico e matematico, che il 18 novembre, il 3 e il 17 dicembre 2017, alle ore 11.30, si svolgono al Teatro di Villa Pamphilj a Roma.
Una modalità di comunicazione per rendere accessibile a chiunque temi e concetti che nell’immaginario collettivo risultano inaccessibili e che invece possono essere affascinanti, umanistici, letterari, e anche poetici o comici.
È un progetto che nasce dalla collaborazione tra scienziati, attori, professori e operatori culturali.
Dietro ogni storia di scienza e di scienziati ci sono vite incredibili, sogni, visioni inimaginabili, iperboli, fallimenti e miserie che hanno avuto il potere di cambiare le nostre vite, le vite di tutta l’umanità, generando scoperte, rivoluzioni e progresso. Queste storie meritano di essere raccontate, e Science Fiction si avvale proprio del linguaggio teatrale per allargare la dimensione della scienza a quella della comunità e viceversa.
Gli incontri sono affiancati da un’incursione de La Scienza Coatta, gruppo cult di ricercatori scientifici, che attraverso lo slang romanesco da qualche anno divulga temi e concetti più astrusi al popolo dei Social Media.
Il progetto è a cura di Malalingua/Effetto Joule, ideato e diretto da Valeriano Solfiti, Emiliano Valente, Maria Zamponi, Anna Maria Piccoli e Valerio Bucci.
Il programma:
18 novembre – ore 11.30 Enrico Ferraro in “L’ombra di talete”
Nel 585 a.e.v. (ante era vulgarem) la Luna si frappose tra il Sole e la Terra e in un attimo il giorno divenne notte: in quell’attimo la battaglia tra i guerrieri Lidi e i cavalieri Medi s’interruppe bruscamente e i due eserciti cessarono di combattere. Talete predisse agli Ioni l’arrivo di quell’ombra di Luna. Ed è sempre con un’ombra che egli sbalordì i sacerdoti egizi misurando l’inaccessibile altezza della piramide di Cheope. In quelle ombre Talete seppe osservare qualcosa d’invisibile ai più, forse qualcosa che è realmente invisibile e che si può solo immaginare.
3 Dicembre – ore 11.30 Ottavia Leoni e Emanuele Di Giacomo in “L’uomo che pesò la terra (Newton e Cavendish)”
Uno spettacolo/lettura imperniato attorno alla Legge della Gravitazione Universale ed ai suoi effetti sullo sviluppo del pensiero scientifico successivo. Le tappe fondamentali che verranno esaminate sono il lavoro iniziale di Isaac Newton (1642-1727) e la determinazione del valore della costante di gravitazione universale “G” da parte di Henry Cavendish (1731-1810).
17 dicembre – ore 11.30 Elisabetta Caroti in “Boltzmann e l’entropia”
Partendo dalla seconda legge della termodinamica, cercheremo di capire la freccia del tempo, della nostra possibilità di prevedere il futuro ma di non poter cambiare il passato.