HomeMusicaSimon Boccanegra di Verdi al Teatro alla Scala. Sul podio Myung-Whun Chung

Simon Boccanegra di Verdi al Teatro alla Scala. Sul podio Myung-Whun Chung

Fabio Sartori e Krassimira Stoyanova nell'opera Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi
Fabio Sartori e Krassimira Stoyanova nell’opera Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi

Al Teatro alla Scala di Milano torna in scena, dall’8 febbraio al 4 marzo 2018, per otto rappresentazioni, Simon Boccanegra, melodramma in un prologo e tre atti di Giuseppe Verdi, con la direzione del Maestro Myung-Whun Chung nella ripresa dell’allestimento del 2010 firmato da Federico Tiezzi.

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Il Maestro Chung è tra i più autorevoli interpreti di quest’opera, che dopo le recite alla Scala del 2016 ha portato con grande successo in tournée al Teatro Bol’šoj di Mosca e, in forma di concerto, a Seoul e Shanghai facendone un manifesto della cultura italiana.

Nella parte di Simone canta Leo Nucci, Krassimira Stoyanova è Amelia mentre Fabio Sartori è Gabriele Adorno, Dmitry Belosselskiy Fiesco e Dalibor Jenis Paolo Albiani.

Se con Nabucco Verdi si era imposto come compositore nazionale dando voce generosa alle ottimistiche aspirazioni di libertà del Risorgimento, Simon Boccanegra (1857, libretto di Francesco Maria Piave rielaborato per l’edizione 1881 da Arrigo Boito) è l’opera della disillusione in cui si dipinge il conflitto tra l’ideale patriottico e un’italianissima coazione alla divisione, al fratricidio.
La messa in scena di Federico Tiezzi muove dall’ambientazione trecentesca ma riporta l’ultima scena al tempo di Verdi per concludere l’opera con uno specchio che riflette gli spettatori. Verdi, ci dice Tiezzi, raffigura insieme l’Italia delle Repubbliche trecentesche, quella del suo tempo e quella di oggi. Fu in vista della ripresa del 1881 che Verdi volle rendere ancora più esplicita l’esortazione agli Italiani a superare i particolarismi inserendo nel libretto l’episodio delle lettere inviate dal “Romito di Sorga” – Francesco Petrarca – ai Dogi di Genova e Venezia: “Adria e Liguria hanno patria comune”. Le modifiche al libretto per la seconda edizione erano di mano di Arrigo Boito, di cui nel 2018 ricorre il centenario della morte. I rapporti tra Verdi e Boito, nati sotto cattiva stella a causa di alcuni versi irriverenti del giovane scapigliato, trovano in Simon Boccanegra un primo terreno di collaborazione fattiva, destinata a maturare nei libretti per Otello (1887) e Falstaff (1893), entrambe scritte per la Scala.

Simon Boccanegra, dopo la prima in programma giovedì 8 febbraio 2018 alle ore 20, sarà rappresentato sabato 10 febbraio alle ore 20 (turno N), martedì 13 febbraio alle ore 20 (turno C), venerdì 16 febbraio alle ore 20 (turno A), martedì 20 febbraio alle ore 20 (turno B), giovedì 22 febbraio alle ore 20 (turno D), giovedì 1 marzo alle ore 20 (turno E), domenica 4 marzo alle ore 20 (ScalAperta).

Il Coro e l‘Orchestra sono del Teatro alla Scala, Maestro del Coro Bruno Casoni.

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