È l’11 agosto 1908 quando Camillo Olivetti rivolge alla moglie «mille baci affettuosi» con una lettera redatta con il prototipo della macchina da scrivere M1, la prima della storia Olivetti, che entrerà in produzione l’anno dopo. Con una dichiarazione d’amore hanno così inizio i primi 110 anni di una industria italiana che ha cambiato la vita di intere generazioni ovunque nel mondo. Dalla scrittura alla tipografia, dal design ai processi di ideazione, dall’architettura alla casa, dal modello industriale al territorio, l’immaginazione Olivetti saprà vedere in anticipo la forma delle relazioni tra le persone e le cose e tra le persone e le persone che faranno lo stile dei suoi prodotti.
Per celebrare i 110 anni di Olivetti, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita, dal 20 febbraio al primo maggio 2018, la mostra “Looking forward. Olivetti: 110 anni di immagine“, a cura di Manolo De Giorgi con Ilaria Bussoni e Nicolas Martino.
L’esposizione presenta oltre 300 pezzi unici tra oggetti, manifesti e fotografie d’epoca.
Il racconto si compone di due parti.
La prima, Raccolta visiva, a cura di Manolo De Giorgi, è un viaggio sintetico nel progetto Olivetti attraverso una trentina di temi che hanno per filo conduttore la modernità.
La seconda, Disegnare la vita, a cura di Ilaria Bussoni e Nicolas Martino, è una narrativa, per scatti fotografici, manifesti pubblicitari e parole, che usa l’archivio dell’Associazione Archivio Storico Olivetti come un materiale vivo a partire dal quale guardare non solo la storia, ma il presente e il futuro possibile.
La narrativa visuale presenta più di 150 scatti (stampe fotografiche originali, inedite e in maggior parte mai esposte prima) di alcuni dei maestri della fotografia quali Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin, Ugo Mulas, Francisc Català Roca, Fulvio Roiter, oltre a una selezione di decine di manifesti tra i più sorprendenti della produzione mondiale di Olivetti e una collezione delle locandine pubblicitarie di Giovanni Pintori tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio dei ‘60.
Nel percorso espositivo la progettualità visionaria che caratterizza la storia di Olivetti trova espressione nei prodotti iconici – dalla M1 alla Lettera22, alla P101, alla Valentine, solo per citare alcuni – e si concede qualche incursione nel nuovo corso digitale, come nel caso del Form200, registratore di cassa connesso e primo prodotto realizzato grazie al concorso Olivetti Design Contest promosso dall’azienda tra le maggiori università europee di design.
La mostra è promossa da Olivetti con la collaborazione dell’Associazione Archivio Storico Olivetti.