In ricorrenza delle celebrazioni per il centenario della prima guerra mondiale, la GamManzoni, Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano ospita, dall’11 aprile al 1° luglio 2018, la mostra “La Grande Guerra. I racconti pittorici di Italico Brass“.
L’esposizione, a cura di Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, presenta una trentina di dipinti di Italico Brass (Gorizia, 1870 – Venezia, 1943) che, allo scoppio della Grande Guerra ottenne dal Comando Supremo e dalla Regia Marina il permesso di seguire i soldati lungo la linea del fronte, per eseguire schizzi e studi, soprattutto nella zona compresa tra Sdraussina, il monte San Michele e San Martino del Carso, negli anni 1915-1916.
Quelle che lo scrittore Mario Rigoni Stern definiva “i racconti pittorici sulla Grande Guerra”, sono immagini vive di bersaglieri ciclisti, di ingressi di pattuglie di cavalleria ad Aquileia e Palmanova; sono scene che ritraggono le truppe in azione, quando avanzano nel fango o nelle trincee sotto il fuoco notturno, quando conducono le truppe austro-ungariche prigioniere sotto la pioggia o risalgono i passi alpini, appesantite dalle armi e dagli zaini. Sono anche soggetti di semplice vita quotidiana al campo, di soldati che preparano il rancio, di depositi di munizioni e vedute delle città militarizzate di Venezia, Gorizia e Udine.
Tuttavia la guerra dipinta da Italico Brass non appare mai così tragica; “le trincee di Brass sono tranquille, non si sente l’odore della morte” ebbe ancora modo di ricordare Mario Rigoni Stern.
E questo grazie al suo linguaggio pittorico, prevalentemente lirico e influenzato, dopo i soggiorni di studio a Monaco e a Parigi, dove conobbe gli Impressionisti, dalla cultura veneziana di Ricci, Tiepolo e Guardi.
Nella sua pittura, l’aria, la luce e il colore si fondono e si diffondono con efficacia e indissolubilmente.
Il percorso espositivo, oltre ai dipinti di Italico Brass provenienti dalla collezione di famiglia, eredi Brass, si completa con una serie di fotografie d’epoca sulla prima guerra mondiale e con una sezione, di confronto, dedicata alle immagini di soldati in azione dipinte da Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Montanari e Achille Beltrame.