Presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano, dal 14 giugno al 28 dicembre 2018, è in programma la mostra di Marco Introini e Francesco Radino dal titolo “Gli Scali Ferroviari di Milano. Oggi, prima di domani“, a cura di Marco Introini, Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio.
L’esposizione mette in luce con un’inedita campagna fotografica, realizzata dai due grandi fotografi contemporanei, i sette scali ferroviari di Milano, attualmente dismessi, ma in fase di riqualificazione.
I lavori dei due fotografi ritraggono gli scali Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo, che insieme ricoprono una superficie di 1.250.000 mq, aree attualmente abbandonate, ma che un tempo contribuirono allo sviluppo industriale, agevolando il trasporto e la consegna di prodotti finiti e generi di prima necessità, nonché la crescita dei quartieri limitrofi.
Marco Introini attraverso scatti in bianco e nero si sofferma maggiormente sull’aspetto architettonico, sulle vedute esterne e sulla ricerca delle intersezioni tra la città otto-novecentesca e la Milano degli anni Duemila, mentre Francesco Radino con immagini a colori pone l’accento sugli spazi interni, sul dialogo tra memoria, uomo e natura, rappresentato da una visione dal gusto poetico.
«I due – come afferma Fabrizio Trisoglio – hanno avuto il compito di sintetizzare i rapporti complessi tra le diverse memorie presenti nel tessuto della città, darne una precisa interpretazione e anamnesi, selezionando tra ‘pieni e vuoti’ e trasformando i muraglioni degli scali in limes, confini ora permeabili ora valicabili, tra passato, presente e futuro». Ognuno, attraverso il proprio obiettivo, valorizza e offre una testimonianza della trasformazione urbana che restituisce al contempo elementi legati alla storia e l’immagine della realtà attuale.
L’esposizione è inserita nei palinsesti di Photofestival e Novecento Italiano ed è accompagnata da un catalogo con oltre 80 immagini e con testi di Marco Introini, Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio.
Ideata e organizzata da Fondazione Aem – Gruppo A2A, la mostra gode del patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, Museimpresa, Rete Fotografia e Sistemi Urbani.