A Roma, al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, fino al 28 ottobre 2018 è aperta al pubblico la mostra di Rolf Nowotny, per il ciclo espositivo Fortezzuola.
Il progetto Fortezzuola, ideato e a cura di Pier Paolo Pancotto, riflette sul rapporto tra protagonisti dell’arte contemporanea internazionale e l’Italia, offrendo al pubblico l’opportunità di apprezzare la produzione di esponenti particolarmente rappresentativi della creatività odierna. Ciascun autore è chiamato a realizzare un intervento originale concepito espressamente per le sale del museo, in stretta relazione alle loro caratteristiche storiche e strutturali.
Rolf Nowotny, dopo aver soggiornato a più riprese a Roma, ha concepito un progetto ispirato al contesto storico e culturale del Museo Canonica che articola il suo percorso creativo attraverso installazioni, composizioni plastiche, grafiche e sonore. A far loro da comune denominatore, una riflessione sull’idea di scultura e il significato che tale sistema espressivo, attorno a cui Pietro Canonica ha incentrato larga parte della sua produzione, possiede oggi. A tale scopo l’artista si concentra sul tema del volto umano dando luogo a una serie di “maschere” eseguite con mezzi e soluzioni tecniche differenti – plastica, resina, metallo, residui naturali – apportando modificazioni morfologiche più o meno evidenti e presentandole in soluzioni alternative a quelle tradizionali: a terra, legate tra loro, rivolte verso il suolo, mescolate a oggetti d’uso comune.
A esse si sommano alcune installazioni ambientali e sonore con le quali egli “incornicia” idealmente le opere appartenenti alla collezione permanente e le sale del museo modificandone la percezione visiva e, di conseguenza, quella interpretativa. In tal modo, egli rilegge in soluzione diacronica e trasversale epoche e storie che si sedimentano nella Fortezzuola, dall’età romana, rappresentata dalla raccolta archeologica, al XIX-XX secolo, identificato emblematicamente nella vita e nel lavoro di Canonica.
Le opere sono disposte in numero e soluzione variabile sui diversi piani del museo e si integrano a quelle appartenenti alla collezione permanente enfatizzando così il dialogo virtuale con la produzione di Pietro Canonica.
Come Martin Soto Climent, Alfredo Aceto, Claire Tabouret, Tillman Kaiser, Claire Fontaine, Ciprian Mureşan, Nick Devereux, Benjamin Hirte, Chadwick Rantanen, Denis Savary, Şerban Savu, anche Rolf Nowotny dà luogo a un percorso visivo site specific.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con i servizi museali Zètema Progetto Cultura.