Presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano (AN), fino all’11 novembre 2018, è aperta al pubblico la personale di Verena D’Alessandro dal titolo Fragili equilibri, a cura di Marcello Carlino.
In mostra una quarantina di dipinti ad olio su cartoncino, di piccole e medie dimensioni, di cui 14 inediti.
Come già in precedenti lavori su tela della pittrice, anche in queste “carte” si evidenzia con chiarezza la ricerca che Verena D’Alessandro sta conducendo da tempo sul rapporto tra memoria e invenzione, tra reale e irreale, nella costruzione figurativa del paesaggio.
Sono scenari, quelli presentati nelle opere in mostra, dove la puntuale descrizione naturalistica o topografica e documentaristica rimane del tutto marginale. L’esposizione propone in effetti un viaggio ad un tempo immaginario ed evocativo tra angoli di paesaggio in cui la bellezza e il fragile equilibrio della natura paiono ancora resistere all’assalto dell’uomo e dove a dominare ovunque è una quiete irreale.
I paesaggi di Verena D’Alessandro non sono tuttavia solo un elogio alla bellezza della natura, talvolta pacata talvolta feroce, sono anche metafora della sua fragilità e del rischio di alterazioni che questa sta correndo.
Considerate le odierne tendenze artistiche, scegliere come campo di indagine il paesaggio – uno degli ambiti maggiormente trattati nella tradizione figurativa – è una sfida di non poco conto. Ad essa la pittrice non si sottrae, proponendo un approccio al tema-paesaggio decisamente moderno nello stile pittorico ovvero nel modo di trattare il colore, steso per lo più con la spatola, e nella maniera sintetica e fluida di tracciare il segno. Le poche tinte usate nella composizione – blu-notte e diverse sfumature di grigio, bianco e bruno – si pongono così in forte consonanza visiva con l’essenzialità delle composizioni.