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In guerra, un film di Stéphane Brizé – Recensione

Una scena del film In guerraIn guerra si richiama a La legge del mercato: stesse radicali e austere scelte di messa in scena (lunghissimi segmenti narrativi a sostenere il crescendo di tensione; fotografia e sonoro volutamente sporchi, a dare l’impressione di realtà vera, vissuta, non costruita; disinteresse per l’illustrazione del contesto ambientale); stesso realismo crudo, secco, energicamente espressivo a illuminare la cronaca sociale del nostro tempo; stesso impegno morale e politico-militante; stesso interprete principale (lo splendido Vincent Lindon).

Ne La legge del mercato, tuttavia, il protagonista sembrava afflitto da una sorta di dolorosa afasia: a tradire il suo muto disagio, la sua silente afflizione, erano gli sguardi, le espressioni del volto, i piccoli gesti, le posture, le movenze. Qui domina sovrana la parola. Il film è imbastito sugli incessanti confronti verbali che oppongono gli operai scesi in sciopero per difendere il posto di lavoro (la direzione ha deciso di licenziare 1.100 dipendenti benché la fabbrica crei profitto) e i dirigenti aziendali, le cui scelte obbediscono unicamente alla logica disumanizzante della società del mercato; o ancora sullo scontro tra i rappresentanti sindacali decisi a lottare sino in fondo per difendere le loro rivendicazioni (e la loro dignità di lavoratori) e quelli che invece, rassegnati alla sconfitta, mirano a scendere a patti per ottenere una migliore buonuscita.

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Stéphane Brizé lavora di fino sui diversi linguaggi verbali e non verbali agiti dai personaggi del film, linguaggi destinati a non trovare un accordo, e costruisce un racconto la cui tensione, sempre più palpabile e feroce, è scandita da una colonna musicale elettronica ossessiva, sorda, inquietante.

Il ricordo va al realismo sociale del Ken Loach degli anni migliori. Ma Brizé appare qui più freddo padrone del proprio sguardo – uno sguardo che, fermo, asciutto, risentito, è privo di quelle venature beffarde e amaramente umoristiche e personali che connotavano la visione esasperata del regista britannico.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: In guerra
Regia: Stéphane Brizé
Cast: Vincent Lindon, Mélanie Rover, Jacques Borderie, David Rey, Olivier Lemaire, Isabelle Rufin, Bruno Bourthol, Sébastien Vamelle, Jean-Noël Tronc, Valérie Lamond, Guillaume Daret, Jean Grosset, Frédéric Lacomare, Anthony Pitalier, Séverine Charrié, Romain de Boissieu, Marie Nadaud, Rachid Mamlous
Durata: 113 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Academy Two
Data di uscita: 15 novembre 2018

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