Il Forte di Bard, in Valle d’Aosta, dal 7 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, accoglie la sessantunesima edizione del World Press Photo.
Una occasione, per vivere attraverso gli occhi dei più grandi fotoreporter di oggi e i loro scatti più sensazionali, la cronaca che si fa storia.
L’esposizione del World Press Photo 2018, infatti, non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo.
In occasione della 61esima Mostra di World Press Photo, i paesi partecipanti sono stati 125, con 4.548 fotografi e 73.044 immagini proposte. Una giuria internazionale indipendente ha selezionato, tra queste, un totale di 312 immagini – nominate nelle otto categorie, tra cui, quella ambientale che debutta proprio in questa edizione – di 42 fotografi provenienti da 22 paesi: Australia, Bangladesh, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Russia, Serbia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, Usa e Venezuela. Di questi candidati, 15 hanno vinto precedenti premi World Press Photo, mentre 27 sono stati riconosciuti per la prima volta.
Vincitore assoluto del World Press Photo 2018 è il reportage “Crisi del Venezuela” del venezuelano Ronaldo Schemidt, fotografo della Agence France-Presse. Il suo scatto raffigura un giovane in fuga, avvolto dalle fiamme, nel giorno della manifestazione contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas nel maggio 2017.
Tra i vincitori cinque sono italiani: Alessio Mamo, secondo nella categoria Volti – foto singola; Luca Locatelli, secondo nella categoria Ambiente – reportage; Fausto Podavini, secondo nella categoria progetti a lungo termine; Giulio di Sturco, secondo nella categoria Storie d’attualità – foto singola e Francesco Pistilli, terzo nella categoria Notizie generali – reportage.
Nata nel 1955, la World Press Photo Foundation è un’istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro con sede ad Amsterdam.