La Galleria dell’Accademia di Firenze presenta, dal 22 gennaio al 5 maggio 2019, la mostra “Nuove acquisizioni 2016-2018”, curata da Cecilie Hollber.
In esposizione alcuni capolavori che, in maniere diverse, sono giunti ad arricchire le collezioni permanenti.
La provenienza delle opere ha seguito iter diversificati: alcune sono state acquistate sul mercato antiquario, altre sono pervenute grazie a generose donazioni, altre da confische in seguito all’esportazione illecita ad opera del Nucleo Patrimonio dei Carabinieri, altre, infine, sono giunte in Galleria dai depositi della Certosa di Firenze.
Le tavole acquisite nel 2017 con i fondi ordinari della Galleria dell’Accademia sono due raffinati sportelli provenienti da un tabernacolo disperso di Mariotto di Nardo. I pannelli frammentati sono stati comprati da due diversi proprietari e ricomposti dopo l’acquisto. Il tabernacolo, impreziosito da raffinate decorazioni in pastiglia dorata che racchiudono le figure dei santi, è sicuramente frutto di una committenza prestigiosa ed è stato eseguito da Mariotto di Nardo intorno al 1420. I pannelli che in origine erano certamente di dimensioni maggiori, includevano molto probabilmente altre due coppie di santi, purtroppo perdute o fino ad oggi non ritrovate. I quattro frammenti oggi ricomposti si trovavano, alla fine dell’Ottocento, esposti in sale diverse della raccolta Corsini, nell’omonimo palazzo fiorentino.
Ben quattro opere sono giunte nel 2016 al Museo da un deposito situato presso la Certosa di Firenze. Si tratta di una Incoronazione della Vergine e angeli di Mariotto di Nardo; di una SS. Trinità del Maestro del 1419; di una Madonna col Bambino in trono fra angeli del Maestro del 1416 e di una Madonna col Bambino e santi di Bicci di Lorenzo.
Due strepitose opere come I due santi di Niccolò di Pietro Gerini, in origine scomparto destro di un trittico disperso, e la Madonna dell’Umiltà del raro Maestro della Cappella Bracciolini, sono state assegnate alla Galleria dopo il recupero da parte del Reparto Operativo dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Roma.
Il piccolo busto del drammaturgo Giovan Battista Niccolini (1782-1861) di Lorenzo Bartolini era esposto all’ultima edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, è stato generosamente acquistato e donato al Museo dall’Associazione Amici della Galleria dell’Accademia di Firenze. La scultura non era ancora presente nello studio del maestro in un elenco redatto al momento della morte dell’artista mentre un ritratto del letterato fu presentata pochi anni dopo a Firenze, dagli eredi dell’artista pratese, all’Esposizione Italiana agraria, industriale ed artistica del 1861. Ricomparsa qualche anno fa nel mercato antiquario, grazie a questa donazione, la scultura in marmo e il modello in gesso saranno riuniti nel Museo.