Lo Spazio Crocevia di Milano dal 10 dicembre 2009 al 16 gennaio 2010 ospita la mostra Francesco Messina. Opere sacre.
L’esposizione, a cura di Elena Pontiggia e Giovanni Gazzaneo, presenta oltre quindici sculture e un nucleo importante di disegni, in grado di fare luce sull’ispirazione religiosa dell’artista, rimasta costante per tutta la carriera.
Una vita artistica svoltasi per la quasi totalità a Milano, dove Messina giunse nel 1932 e dove morì nel 1995 (era nato nel 1900 a Linguaglossa, in Sicilia). L’esposizione dà conto, nel differenziarsi di linguaggi e soggetti, dell’instancabile ricerca di una scintilla della bellezza divina nell’uomo. L’umanesimo religioso di Messina appare declinato così nelle diverse raffigurazioni dei Progenitori (in mostra anche il Pianto di Adamo del 1929), nei bozzetti per il Monumento di Pio XII e per quello a Santa Caterina da Siena, in quel capolavoro della ritrattistica che è l’immagine del cardinale Schuster, in cui la gracilità fisica si fa controparte di una granitica saldezza morale e spirituale.
Come scrive Elena Pontiggia nel testo in catalogo, “L’invenzione iconografica dell’artista non nasce solo da una ricerca stilistica o da un’esigenza formale, ma dal desiderio di esprimere con più concretezza l’umanità del tema sacro. In fondo si potrebbero rivolgere a Messina le parole che lui stesso in una sua poesia indirizzava a Delos: Nei tuoi marmi palpita il cuore”.