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Muhammad Ali, mostra fotografica al PAN di Napoli

Muhammad Ali, Miami Beach, 1971. Allenamento nella palestra 5th Street Gym di Chris Dundee, fratello del manager Angelo. Chris Smith/Getty Images

Rende omaggio a Muhammad Ali, una delle icone sportive più famose e celebrate del XX secolo, la mostra che dal 22 marzo al 16 giugno 2019 resterà aperta al pubblico al PAN – Palazzo delle Arti Napoli.

L’esposizione presenta 100 immagini, provenienti dai più grandi archivi fotografici internazionali quali New York Post Archives, Sygma Photo Archives, The Life Images Collection che colgono Ali in situazioni e momenti fondamentali della sua vita non solo sportiva.

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Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche, inizia con le fotografie che celebrano le sue imprese pugilistiche più famose. Dagli incontri con Sonny Liston, George Foreman e Leon Spinks che lo portarono, unico nella storia, a conquistare tre titoli dei pesi massimi, ai match dell’epica sfida contro Joe Frazier.

Una sala del PAN è allestita come una palestra di pugilato, con un ring al centro su cui viene proiettato un video con gli spezzoni dei combattimenti più celebri sostenuti da Muhammad Ali, cui fa da corollario una serie di rare fotografie scattate durante le sedute di allenamento, abbinata a poster originali e programmi di quelle memorabili riunioni pugilistiche.

Una linea del tempo scandisce la cronologia dei suoi 61 combattimenti da professionista, tra il 1960 e il 1981, dopo la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960, quando ancora portava il nome Cassius Clay.

Ad Muhammad Ali sono sempre state riconosciute doti di comunicazione straordinarie, tra l’istrionico e il profetico, spesso dotate di una irresistibile ironia. Le sue citazioni più significative vengono proiettate nella sala che accoglie la sezione delle immagini scattate durante le fasi precedenti agli incontri, le conferenze stampa, le interviste televisive. Abbinate a quelle che si riferiscono al suo ruolo da attivista della Nation of Islam.

Una scelta che portò Muhammad Ali a schierarsi apertamente contro la guerra del Vietnam, a divenire il leader contro ogni forma di razzismo, a partecipare a molte manifestazioni a favore delle persone discriminate, meno fortunate. Ciò che lo ha identificato come un autentico eroe popolare, riconosciuto e ammirato anche da buona parte dell’America bianca. A questo importante capitolo della vita di Ali è dedicata una intera sezione della mostra che prosegue con una sala che documenta il suo rapporto con i bambini – con i quali riusciva ad avere un rapporto tenero e privilegiato – testimoniato anche dalla proiezione della candid camera in cui si diverte a scherzare con i più piccoli; quindi viene analizzata la relazione con gli uomini del suo “angolo” che gli sono stati al fianco per l’intera carriera; con i componenti della sua grande famiglia: la madre, il padre, il fratello, le quattro mogli e i nove figli.

La mostra si chiude con una serie di immagini dedicate al coraggio. Ritratti in compagnia di se stesso, secondo destino tipico di un pugile, di un campione. Immagini intense ed emozionanti per offrire una riflessione sulla forza, sulla fatica e sull’etica dell’esistenza, specchiandoci in un esempio tanto generoso quanto moderno.

La mostra, curata da Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, è promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli ed è organizzata da ViDi – Visit Different, ed è accompagnata da un catalogo pubblicato da Skira.

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